Detto attrezzo fu montato sperimentalmente in alcune di esse poste lungo i principali fiumi auriferi ed il concentrato che se ne ottenne fu sistematicamente convogliato a Portanova (dove Pipino aveva deciso di proseguire personalmente le attività di ricerca) per esser ulteriormente suddiviso nei vari singoli componenti (oro ecc. Durante l'assedio di Gondor Pipino deve vegliare Faramir, gravemente ferito; resosi conto della pazzia che sta investando sire Denethor, corre a chiamare Gandalf che dirige le difese della città. Fattori dell’ascesa sociopolitica ed economica della famiglia furono indubbiamente le carriere burocratiche, il servizio regio, una strategia matrimoniale apportatrice non solo di possedimenti feudali, ma anche di potenti alleanze, l’allestimento di forze militari mercenarie impiegate per la realizzazione di un progetto di egemonia territoriale in Puglia. Il contenuto è disponibile in base alla licenza, Foundation for Medieval Genealogy :AQUITAINE - PEPIN (823), Ultima modifica il 12 ott 2020 alle 09:33, Foundation for Medieval Genealogy :AQUITAINE - PEPIN, Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Vita Hludovici imperatoris, Pag 626, Monumenta Germanica Historica, tomus I: Einhardi Annales, Pag 209, Monumenta Germaniae Historica, tomus II: Vita Hludovici imperatoris , Pag 645, Monumenta Germaniae Historica, tomus I: Ruodolfi Fuldensis Annales , Pag 362, Monumenta Germanica Historica, tomus I: Ruodolfi Fuldensis Annales, Pag 364, Chronicon Santi Maxentii Pictavinis, pag 365, Foundation for Medieval Genealogy :AQUITAINE - Charles, Monumenta Germanica Historica, tomus II: Fragmentum Chronici Fontanellensium, Pag 302, Monumenta Germanica Historica, tomus II: Fragmentum Chronici Fontanellensium, Pag 303, Monumenta Germanica Historica, tomus primus, Monumenta Germanica Historica, tomus secundus, Storia della Gallia tardo-antica e alto-medioevale, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Pipino_II_di_Aquitania&oldid=116010399, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, René Poupardin, Ludovico il Pio, cap. Pipino II attaccò ancora una volta Carlo, riuscendo a tenerlo impegnato e per pochi mesi ebbe il controllo dell'Aquitania[1].In quello stesso anno Carlo il Calvo recuperò diversi territori e fece incoronare re d'Aquitania, a Limoges, suo figlio, Carlo III il Bambino; in pratica l'Aquitania era governata da due re, quello ufficiale, nel nord e Pipino II, nel sud. 283-291; S. Ammirato, Delle famiglie nobili napoletane, II, Firenze 1651, pp. Fu conte di Minervino e di Altamura, e le fonti lo denominano prevalentemente Palatino (Palattinus o Paladino) di Altamura. Figlio primogenito del re di Aquitania Pipino I (quindi nipote dell'imperatore Ludovico il Pio) e della moglie (secondo il Miraculis Sancti Genulfi[1]), Ringarda[2] (o Ingeltrude[3]), che nella Vita Hludovici imperatoris, viene indicata come la figlia del conte Teodoberto[4] di Madrie[5]. Fu catturato e condannato a morte[1]. Facebook gives people the power to … Arrivato davanti all'ingresso della fortezza di Sauron, è lui che grida di orrore quando la Bocca di Sauron mostra la cotta di Mithril di Frodo. - Figlio (Chasseneuil, Vienne, 778 - presso Ingelheim 840) di Carlomagno e di Ildegarda, re d'Aquitania (781), divenne imperatore nell'814. Secondo Romolo Caggese, che si avvalse di documentazione cancelleresca, Pipino, pur accettando ufficialmente l’ordine regio di deporre le armi, continuò però nell’azione armata, durante la quale fece anche ricorso a potenti macchine di guerra per distruggere le residenze dei Della Marra in Barletta, riempiendo di devastazione città e territorio e provocando il dilagare di rivolte nella regione. Fu conte di Minervino e di Altamura, e le fonti lo denominano prevalentemente Palatino (Palattinus o Paladino) di Altamura. Il Signore degli Anelli - La Compagnia dell'Anello, Il Signore degli Anelli - Il ritorno del re, J.R.R. Nel 2000 gli è stato assegnato, da una Giuria composta tra gli altri da Mario Luzi e Marcello Vannucci, il 1° Premio di Poesia “Città di Sesto” e il “Premio Ragno d’Oro per l’Arte”, riconoscimento ai modenesi illustri. Anche nell’anno successivo (1349), Pipino intraprese numerose operazioni militari – che ebbero come teatro Lucera, Giovinazzo, Molfetta, Bitonto, Ruvo, Trani, Barletta – finalizzate al recupero dei possedimenti di famiglia che i suoi irriducibili nemici continuavano a detenere, ma con esito negativo. Il fallo di questa donna è talmenti falloso ca grazia non posso concedere. Corre a Tucboro per cercare rinforzi tra i suoi parenti Tuc (la famiglia più "di rango" nella Contea). Maestro di palazzo dei Franchi (689 circa - 741); figlio di Pipino detto di Héristal, salvò la monarchia franca dallo sfacelo, sottomettendo, a capo degli Austrasiani, la Neustria ribelle e imponendo la sua volontà nel regno, dapprima governato nominalmente da un re, poi dal 737, essendo il trono vacante, ... Lotàrio I (ted. - Figlio (n. 804 - m. Francoforte sul Meno 876) di Ludovico il Pio, gli toccò la parte orientale dell'Impero carolingio, fissata, dopo varie vicende e lotte familiari culminate con la deposizione del padre (833), nella Baviera, ... Ludovico I il Pio re dei Franchi e imperatore. 108-156; G. Coniglio, Feudatari in Puglia in un diploma di Roberto principe di Taranto, in Studi di storia pugliese in onore di Giuseppe Chiarelli, Galatina 1972, pp. Nell'849 Carlo il Calvo ritornò in Aquitania ed approfittando dell'assenza del conte Guglielmo di Settimania, Fredelone di Rouergue aprì le porte di Tolosa a Carlo, che lo premiò confermandolo nel titolo di conte di Tolosa; e mentre Pipino portava la guerra in Settimania, secondo gli Annales Bertiniani, Guglielmo entrò in Barcellona, senza difficoltà, probabilmente per la morte del conte Sunifredo. 332 s.). Nel 1348, ritornato in patria il re d’Ungheria sotto la minaccia della peste, Pipino non cedette alle pressioni dei suoi rappresentanti che gli chiedevano collaborazione e ruppe le relazioni con loro. Giovanni I, giudice, maestro razionale della Curia regia, insignito della militia (1289), incaricato di missioni diplomatiche, godette di grande prestigio presso i sovrani soprattutto dopo aver portato a termine l’impresa dell’annientamento della colonia saracena di Lucera. Insieme a Merry riesce a fuggire quando Éomer con i suoi cavalieri circonda il gruppo di Uruk-hai. LAMBERTO Una donna c’è, signori, ed … Poco dopo, secondo gli Annales Fuldenses, l'imperatore, Ludovico il Pio, si ammalò ed il 20 giugno 840, morì su un'isola del fiume Reno[11]. Ciao a tutti . CIII); F. Petrarca, De rebus familiaribus, trad. (f. -a). Pipino è uno dei più spavaldi tra coloro che vogliono la rivolta. Louis le Germanique) re dei Franchi Orientali. Come era già accaduto nel caso di San Severo, si scontrò con il rifiuto delle comunità cittadine di rinunziare alla loro condizione demaniale; esse dichiararono di preferire di morire sotto il dominio degli ungheresi piuttosto che arricchirsi sotto il dominio di Pipino. Allora il fratello di Pipino II, Carlo (825-863), avendo avuto notizia della deposizione di Pipino, chiese di essere investito del regno di Aquitania (lasciata la corte dello zio, Lotario I, Carlo partì con una banda di seguaci alla conquista del Regno di Aquitania, ma, nel marzo 849, fu catturato dal conte di Tours)[18].Pipino con i suoi alleati Normanni, in quello stesso tempo, era riuscito a rientrare in Bordeaux, dopo che era stata conquistata ancora una volta da una banda di Normanni, che non erano suoi alleati, ed a liberare il conte di Tolosa Guglielmo di Settimania, che era loro prigioniero. Lothar) re d'Italia e imperatore. Pipino, detto Pipino il Giovane (823 – dopo l'864), fu re dei Franchi di Aquitania dall'838 all'852 e per pochi mesi, nell'854. Join Facebook to connect with Pipino Il Lungo and others you may know. ... Ca lungo travaglio passai acciocché la trovassi. Domenico da Gravina rappresenta i fratelli Pipino piangenti e disperati dopo l’assassinio di Andrea d’Ungheria (1345), evento che li privò di ogni protezione contro le minacce degli antagonisti, e riferisce anche di un non altrimenti documentato viaggio di Giovanni in Ungheria per informare re Luigi dei fatti. 12, 118, 155, 179-181, 187-189, 205, 232, 238; V. Tirelli, La Universitas hominum Altamure dalla sua costituzione alla morte di Roberto d’Angiò, in Archivio storico pugliese, IX (1956), pp. Nella divisione del regno fatta (741) dal padre ebbe, come maggiordomo, la Borgogna, la Neustria e l’Aquitania; ma in seguito alla rinuncia al potere sull’Austrasia da parte del fratello Carlomanno (747) divenne il solo arbitro ... Pipino il Breve (fr. È peraltro possibile individuare alcuni fili conduttori nelle sue scelte di campo: la fedeltà al riconoscimento del diritto d’intervento del papa nel Regno di Sicilia in quanto suo signore feudale, ma, soprattutto, il progetto di costruzione di un dominio signorile regionalmente strutturato. Quando la Compagnia si scioglie, viene fatto prigioniero, insieme a Merry dagli Uruk-hai di Saruman, ed assiste alla morte di Boromir che aveva cercato di salvarli. Facebook gives people the power to share and makes the world more open and connected. XXXI); II, pp. Nella decisiva battaglia è tra coloro che combattono in prima linea, anche perché la bevanda che avevano bevuto lui e Merry durante la loro permanenza presso gli Ent li aveva fatti crescere notevolmente, facendoli raggiungere dimensioni eccezionali per uno Hobbit. Durante la battaglia che ne segue riesce ad uccidere il capitano dei Troll di Mordor. Dizionario Biografico degli Italiani - Volume 84 (2015). Il giorno dopo Pipino è costretto a partire con lo stregone per Minas Tirith, affinché si allontani dalla tentazione di guardare di nuovo nella sfera. ). Una delle sue prime prove di forza fu l’assedio, conclusosi peraltro con un fallimento, posto nel 1338 alla civitas di San Severo venduta dalla regina Sancia: la città si rifiutò di rinunziare alla propria demanialità accettando un dominio signorile. XVIII, vol. Ludovico II il Germanico (fr. CII; t. II, p. 86). 633-659. di Giuliana Vitale - Partecipano quindi all'Entaconsulta dove presenziano alla decisione degli Ent di attaccare Isengard. Di fronte alla gravità della situazione il re (16 novembre 1338), riservandosi di formulare successivamente una sentenza, inviò il magister hostiarius Bernardo Seripando a imporre una tregua, che fu accettata dalle due parti in lotta e che perdurava nel febbraio 1339, quando il provvedimento fu reiterato. Peregrino Tuc (in originale e nella nuova traduzione italiana Peregrin Took), detto Pipino (Pippin), è un personaggio di Arda, l'universo immaginario fantasy creato dallo scrittore inglese J. R. R. Tolkien. Dato che i suoi tre zii non riuscivano a trovare un accordo per la spartizione dell'impero, e si preparavano alla guerra, nell'841, Ludovico II il Germanico e Carlo il Calvo si allearono contro l'imperatore Lotario I; il diseredato, Pipino II si schierò con l'imperatore contro gli altri due zii. Nell'864, infine tentò un attacco contro la città di Tolosa, concordato coi Normanni. Figlio di Carlo Martello. Pipino il Breve morì nel 768, lasciando eredi i … 5-7, 9, 15, 17, 20, 28, 44, 58 s., 69-72, 97, 99, 101, 107 s., 112-114, 118, 120, 129-131, 148, 154, 157; La Vita di Cola di Rienzo, a cura di A.M. Ghisalberti, Firenze-Roma-Ginevra 1928, pp. Pipino è, insieme a Sam e Merry, uno degli Hobbit che accompagna Frodo fin dall'inizio, partecipando anche al tragitto tra Hobbiville e il guado del Brandivino, viaggio nel quale i tre compagni incontrano un gruppo di Elfi e per la prima volta vedono i Cavalieri neri. Quando i capi delle forze del Bene decidono di marciare verso i cancelli del Morannon, Pipino entra a far parte della spedizione. Pipino e Guglielmo, allora, si recarono in Settimania per farla sollevare contro Carlo il Calvo. In tale quadro si coagularono dunque intorno alla figura di Pipino le tensioni di più soggetti politici, e alle alterne fortune di questi egli ancorò le sue ambizioni di espansionismo territoriale, una minaccia per i domini pugliesi dei suoi antagonisti che l’osteggiarono fieramente. conte di Altamura, in Studi di storia napoletana in onore di Michelangelo Schipa, Napoli 1926, pp. Pipino e Luigi di Durazzo «presono ardire di più aperta ribellione, e accolsono gente d’arme, e correano per lo paese. 51-144; Id., Un feudatario nella crisi della Monarchia angioina alla metà del XIV secolo: G. P., Palatino di Altamura, conte di Minervino, ibid., XI (1958), pp. Comunque Ludovico il Germanico, che non aveva accettato le decisioni paterne, aveva invaso la Sassonia e la Turingia e secondo la Vita Hludowici Imperatoris[9], l'imperatore reagì e, con uno schieramento di conti e vescovi, marciò contro Ludovico II detto il Germanico[10] che venne ricacciato in Baviera. Classificazione. Con il suo lungo percorso di ricerca artistica sui Tarocchi è divenuto famoso in tutto il mondo. Pipino Il Lungo is on Facebook. La Vita di Cola di Rienzo descrive con dileggio la miserevole fine del Palatino, accogliendo probabilmente rappresentazioni circolanti nell’immaginario collettivo. L’iniziativa va contestualizzata nella drammatica crisi – la crisi in effetti di un sistema – che investì il regno dopo la morte di re Roberto. 3 (29 novembre 1343), pp. Arrivato nella città Pipino è presentato a Denethor, sovrintendente di Gondor; preso da un momento di rimorso per essere stato in parte causa della morte di Boromir, figlio di Denethor, presta giuramento al sire della città ed entra in servizio nella Cittadella. Simone, secondo il Chronicon Santi Maxentii Pictavinis, si oppose ai Normanni che spadroneggiavano per tutta l'Aquitania[16] e davano l'assalto a Bordeaux; Semen (Siguinus comes Burdagalensis et Sanctonicensis) venne catturato e messo a morte, nell'846, dai Normanni quando assaltarono e diedero alle fiamme Saintes[16]. Pipino, nell'859, secondo gli Annales Bertiniani, alleandosi con Roberto il Forte e Salomone di Bretagna[23] tentò ancora una volta di combattere lo zio Carlo, ma con scarso successo. Deludendo, però, le aspettative dei Pipino, il re «eos feroci vultu intuens» li fece rinchiudere nelle carceri di Castelcapuano. In quello stesso anno, l'845, Pipino II convinse il conte di Bordeaux Simone II (Seguin o Semen) a cambiare di campo, nominandolo duca di Guascogna, in contrapposizione al conte della Guascogna Citeriore Sancho II, fedele a Carlo. Tutore di Giovannella, figlia ed erede del signore di Altamura (a Giovannella andarono anche i beni della sorella Caterina, morta senza figli), riuscì a darla in sposa al figlio Niccolò, il cui figlio (il Palatino appunto) unì all’eredità paterna quella della madre. Di origine incerta, forse ricollegabili per parentela ad altri Pipino presenti come funzionari di modesto livello sin dagli anni Sessanta del Duecento in varie regioni del regno, i Pipino si affermarono con Giovanni I, avo del nostro, vero fondatore della potenza familiare. Ho provato qualche estensione ma sono una peggio dell'altra , livemarks e' quella che si avvicina di piu' alla funzionalita' originaria ma con con tanti feed e' lentissimo e ho dovuto disabilitarla. Una volta liberi, Giovanni e i fratelli non solo tentarono con ogni mezzo il recupero dei beni dei quali i loro avversari si erano impossessati, ma si abbandonarono anche a superbe manifestazioni di fasto; per esempio, in occasione di giostre alle Corregge sfoggiarono per emulazione vessilli più alti e numerosi di quelli regi. A quest'ultimo toccò la Borgogna, la Neustria e la Provenza. Join Facebook to connect with Pipino Piuchelungosmisurato Il LunGo and others you may know. Dopo la distruzione della piazzaforte di Saruman, attendono l'arrivo di re Théoden e di parte della Compagnia dell'Anello. LXXXVIII), 332 s. (l. IV, cap. II (, René Poupardin, I regni carolingi (840-918), cap. Ludovico I il Pio (fr. F. Della Marra, Della famiglia Pipina, in Discorsi delle famiglie estinte, forastiere e non comprese ne’ Seggi di Napoli, imparentate colla Casa Della Marra… dati in luce da don Camillo Tutini napoletano, Napoli 1641, pp. Dopo un incontro dei tre re, i suoi tre zii, Carlo il Calvo, re dei Franchi occidentali, Ludovico il Germanico, re dei Franchi orientali e l'imperatore, Lotario I, re di Lotaringia, questi ultimi gli imposero, tramite una lettera, di riconoscersi vassallo di Carlo, riconoscendo a Pipino II il titolo di re della piccola Aquitania (senza il Poitou, l'Angoumois e la Saintonge). Nel 1356 infine – stretto d’assedio a Matera, dove si era rifugiato – vedendosi senza speranza di salvezza ripeté il medesimo scenografico rituale eseguito anni prima a Trani arrendendosi al re d’Ungheria; «ma la cosa non succedette a quel modo» (Villani, 1846, l. VII, cap. Trasferito ad Altamura, fu impiccato su uno dei merli delle mura (1357). Guglielmo fece valere i suoi diritti (di conquista) su Barcellona. Risposta preferita. Assiste così al suicidio di Denethor. Con l’incoronazione di Giovanna e di Luigi di Taranto (23 maggio 1352) e la pace con l’Ungheria sembrava si aprisse un periodo di tranquillità nel regno, ma nel 1354 l’irrequieto Pipino aderì allo schieramento favorevole a Luigi di Durazzo in aperto conflitto con Luigi di Taranto, allorché questi portò avanti un’azione di prevaricazione dei diritti della moglie in difesa della quale si mosse anche il papa. Nell'854 Ludovico III il Giovane, figlio di Ludovico II il Germanico, attaccò[21] Carlo il Calvo ed arrivò sino a Limoges, mentre i Normanni si erano stabiliti nella Valle della Loira devastando Poitiers, Angoulême, Périgueux, Limoges, Clermont e Bourges. Questa pagina è stata modificata per l'ultima volta il 3 mag 2020 alle 19:49. 31, 35, 364, 464, 560, 617, II, pp. Re dei franchi (Jupille 714-Saint-Denis 768). – Secondo di questo nome (almeno tra i personaggi finora noti) nella famiglia, figlio di Niccolò (m. 1341), figlio a sua volta del ben noto Giovanni (m. 1316), e di Giovannella di Altamura, nacque in data imprecisabile nel primo quarto del XIV secolo. Rientrato nel regno, appoggiò il ritorno da Avignone di Giovanna e Luigi di Taranto e ne sostenne la causa e, poiché le terre avite rimanevano ancora nelle mani di Raimondo del Balzo e di Ruggero Sanseverino, mentre si tratteneva a Bisceglie, ottenne dai sovrani – secondo Domenico da Gravina –, in premio dell’aiuto fornito nella guerra, il dominio su varie città: la stessa Bisceglie, Molfetta, Giovinazzo, Monopoli, nonché il titolo di princeps Bari. Carlo il Calvo, nell'845, a Saint-Benoît-sur-Loire, lo riconobbe governatore di tutta l'Aquitania[1]. Lv 6. 141-165; E-G. Léonard, Histoire de Jeanne Ire, reine de Naples, comptesse de Provence, 1343-1382, Monaco-Paris 1932, I, pp. LXXXVIII; t. I, p. 105). Se ho il pipino lungo e grosso posso far cariera? 253-259; Chronicon Siculum incerti autoris ab anno 340 ad annum 1396, cura et studio J. de Blasiis, Napoli 1887; Dominici de Gravina, Chronicon, a cura di A. Sorbelli, in RIS2, XII, Città di Castello 1903, pp. È lui che nelle miniere di Moria fa cadere accidentalmente un sasso in un pozzo segnalando involontariamente agli Orchi e al Balrog la presenza di estranei. Ma dopo la sconfitta e l'esecuzione di Guglielmo a Barcellona[20], Pipino II, tra l'851 e l'852 venne fatto prigioniero da Sancho II di Guascogna, che lo consegnò a Carlo il Calvo che lo premiò trasformando il suo titolo da conte di Guascogna Citeriore a duca di Guascogna, mentre Pipino II fu costretto a farsi monaco e, nell'852, fu rinchiuso nel monastero di san Medardo a Soissons[1]. Nella divisione del regno fatta (741) dal padre ebbe, come maggiordomo, la Borgogna, la Neustria e l'Aquitania; ma in seguito alla rinuncia al potere sull'Austrasia da parte del fratello Carlomanno ... Nel 741, poco prima della sua morte, Carlo Martello divise il regno tra i due suoi figli legittimi, Carlomanno e Pipino. Nella prima fase del loro iter politico i Pipino furono alleati della famiglia Della Marra, che fu poi loro acerrima antagonista. Secondo il monaco e storico, Ademaro di Chabannes, il conte di Poitiers, Emenone, che aveva approvato l'elezione a re d'Aquitania di Pipino II, opponendosi così al volere dell'imperatore, fu scacciato dalla contea da Ludovico il Pio, dopo aver invaso il Poitou[7]. Pipino II ne approfittò per lasciare il monastero in cui era stato rinchiuso e raccogliere intorno a sé molti nobili che, alla notizia della sua fuga, avevano abbandonato Ludovico il Giovane, che dovette rientrare in Baviera[22]. 83-86. È certo comunque che, mentre Pipino andava reclutando nelle campagne romane truppe da condurre a sostegno del re che dall’Ungheria si dirigeva nel regno per vendicare la morte di un fratello, fu coinvolto nelle vicende romane: Cola di Rienzo lo menziona come autore di vessazioni sulle popolazioni, e per tale motivo fu bandito. XXXI; t. I, pp. Pipino Piuchelungosmisurato Il LunGo is on Facebook. Fonti e Bibl. – Secondo di questo nome (almeno tra i personaggi finora noti) nella famiglia, figlio di Niccolò (m. 1341), figlio a sua volta del ben noto Giovanni (m. 1316), e di Giovannella di Altamura, nacque in data imprecisabile nel primo quarto del XIV secolo. pipino_il_lungo 3 points 4 points 5 points 8 months ago anche firefox (v64) ha eliminato il supporto RSS, era una delle funzioni che usavo di piu', per reddit poi era impagabile. Successivamente si ritirò nella fortezza di Trani per sottrarsi alla vendetta del re d’Ungheria che, ritornato nel regno, era stato informato del comportamento di Pipino schieratosi con Giovanna e il marito Luigi di Taranto contro le pretese ungheresi. Durante il dialogo tra Gandalf e Saruman, Grima Vermilinguo getta il Palantír della torre di Orthanc verso il gruppo in cui si trova Pipino. Con l'Ordinatio imperii (817) regolò la successione tra i suoi figli Lotario ... Istituto della Enciclopedia Italiana fondata da Giovanni Treccani S.p.A. © Tutti i diritti riservati. 195 s.; R. Caggese, G.P. Lo scontro avvenne a Fontaney, nelle vicinanze di Auxerre, dove le truppe di Ludovico II ebbero la meglio sull'esercito imperiale, e nonostante che i Guasconi di Pipino avessero battuto il contingente di Carlo il Calvo, Pipino dovette ritirarsi in Aquitania e continuare la lotta contro lo zio Carlo il Calvo, che attaccò l'Aquitania e depose il conte di Tolosa, Bernardo di Settimania, che passò dalla parte di Pipino II.Però dopo la pace che gli zii impostarono su un'isola della Saona, vicina a Mâcon e che conclusero con il trattato di Verdun (843), che assegnava l'Aquitania, Tolosa e la Settimania al re dei Franchi Occidentali, Carlo il Calvo, quest'ultimo attaccò (844) la contea di Tolosa e fu posto l'assedio alla città di Tolosa, durante il quale Bernardo di Settimania fu catturato. Si unì in matrimonio con Flandina Della Marra. Nell'838, alla morte del padre, Pipino I, secondo lo storico esperto di genealogie, Christian Settipani, l'imperatore, Ludovico il Pio, avocò a sé il regno d'Aquitania per assegnarlo al suo quarto figlio (avuto dalla seconda moglie Giuditta di Baviera), Carlo il Calvo, che era già stato re nominale di Aquitania dall'832 all'834, durante la ribellione di Pipino I.Ma i nobili di Aquitania, che volevano mantenere l'indipendenza dall'impero, proclamarono re il figlio di Pipino I, Pipino II che dal Nitardo viene citato come figlio maggiore di Pipino I[6]. La detenzione fu lunga, ed essi poterono uscire soltanto dopo la sua morte (1343), per le premure del cardinale Giovanni Colonna, grazie all’opera di persuasione svolta presso la corte da Francesco Petrarca (che visitò i prigionieri descrivendone con profonda pietà le condizioni) e per le pressioni esercitate da papa Clemente VI su Giovanna I e soprattutto sul consorte Andrea d’Ungheria. Per la verità, come già osservato da Léonard (1932), il ruolo al quale fa riferimento il cronista, come d’altronde quello di «conte palatino», non ha riscontro tra le dignità codificate del regno; tuttavia rende efficacemente il disegno di preminenza politica vagheggiato e, a tratti, realizzato da Pipino. Annelies. Ma secondo lo storico esperto di genealogie, Christian Settipani, la pena fu commutata e fu imprigionato a Senlis, dove morì[1]. Giovanni e i fratelli si fortificarono in Minervino, assediati da Raimondo del Balzo, conte di Terlizzi, e da Ruggero Sanseverino, conte di Mileto, Regni Siciliae marescallus; reiteratamente, ma invano, convocati dal re per comparire in giudizio entro quindici giorni pena la multa rispettivamente di 4000, 3000 e 1000 once d’oro, infine cedettero e, «iuxta maternum consilium», si diressero a corte, abbandonati lungo la via dagli alleati Gatti, che si misero in salvo in territorio romano. La notte successiva Pipino "ruba" il Palantír allo stregone, sostituendolo sotto il suo braccio con una pietra tonda; guardando all'interno della sfera, lo Hobbit resta soggiogato da Sauron, che era in contatto grazie al Palantír che in origine si trovava a Minas Ithil. – Nome con cui furono chiamati, in tono ora scherz., ora spreg. Storia. Nello stesso anno Pipino II si era alleato con i Normanni, che, guidati da Jarl Oscar, ebbero modo di perlustrare l'Aquitania sino alla Garonna e arrivarono a Tolosa, la saccheggiarono ma non riuscirono a liberare Bernardo (colui che per due anni (829-830) era stato il protettore di Carlo, quando era giovane) che Carlo il Calvo condannò alla decapitazione[12], per sospetto tradimento[13] e fu quindi giustiziato per ordine di Carlo il Calvo[14].Secondo gli Annales Xantenses, Pipino II, al comando delle truppe aquitane con Guglielmo di Settimania, il figlio di Bernardo, dopo che quest'ultimo era stato decapitato, sconfisse Carlo il Calvo[14], il 14 giugno 844[15], sulle rive del fiume Agout, un affluente del Tarn.Inoltre Pipino II, alleatosi al duca dei Bretoni, Nominoë, che si era ribellato a Carlo il Calvo, riuscì a respingere le truppe franche.
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