Scriviamo!…dunque, hai scritto? L’opulenza femminile è un dono, ma non tutte le opulenze riescono col buco. Coinquilini! Peppino Caponi: [Fra sé e se’] Carta, calamari e penna… Antonio Caponi: OOOHHHH…. Un aforisma, oppure aforismo, è una breve frase che condensa un principio specifico o un più generale sapere filosofico o morale. Due punti!! No, non posso… ci sono delle signore. Italiani! Uno che ha imparato a scrivere, che ha buttato il sangue sui libri deve stare alla mercé di quelli che non sanno scrivere. “Scusate se sono poche, ma settecentomila lire ci fanno  specie che quest'anno, una parola, c'è stato una grande moria delle vacche come voi ben sapete.” Peppino Caponi: La signorina. ** Le frasi e le battute più belle di Totò… Più che un cognome mi sembra un raffreddore!”, “Ma come, lei è cosi grosso e non commendatore?” “Ma perché, i commendatori vanno a peso?”. Di questi cookie, i cookie classificati come necessari vengono memorizzati nel browser in quanto sono essenziali per il corretto funzionamento delle funzionalità di base del sito web. Pardon, volevo dire dimestichezza: è stato un qui pro quo. Perbacco! Esaminate la frase della lettera: Voi non sapete chi sono io! Io non rubo, integro. Veramente io sono socialdemocratico monarchico napoletano. “Badi come parla! Dagli amici mi guardi Iddio che dai parenti mi guardo io. Antonio de Curtis, in arte Totò, (Napoli, 15 febbraio 1898 – Roma, 15 aprile 1967), soprannominato «il principe della risata», è considerato uno dei maggiori interpreti nella storia del teatro e del cinema italiani. L’umanità io l’ho divisa in due categorie di persone: uomini e caporali. Utilizziamo anche cookie di terze parti che ci aiutano ad analizzare e comprendere come si utilizza questo sito web. Più conosco gli uomini e più amo le bestie. Non ho paura dei rospi perché sono abituato a mia moglie. Peppino Caponi: Hai detto “Signorina?”. impressionista? 101 aforismi e frasi contro la paura. Pensate un po’ che votano i candidati nella speranza che quelli, una volta arrivati a Montecitorio, facciano il loro dovere. Dettagli frase Sezioni Frasi film Mezzo di diffusione Film (Totò, Peppino e... la malafemmina) Pubblicata il 08/11/2016 alle 00:01 Valutazione media Vota qui Vota per primo questa frase Curiosità Visualizzazioni 241 Caratteri 460 Valutazione media Vota qui Vota per primo questa frase Do ut des, ossia tu dai tre voti a me, che io do tre appalti a te. Sono parte napoletano, parte di Casoria, in casa eravamo bilingue. Antonio Caponi: Chi è? Io sono un mammifero”. E’ incredibile come un bipede di genere femminile possa ridurre un uomo. Italiano! Il pazzo va assecondato, io sono propenso all’assecondamento: mi alleno con mia moglie. (Interrompendo la scrittura) Sei e cinquanta. Siete un “Marcista”! Antonio Caponi: E comincia, su! Sì, sì: mi vengono giù dei lacrimoni, come se fosse successo chissà che cosa…, Soldati, richiamati, riformati! È la paura che mi frega. Ah, come sono felice, come godo, che goduria! Ho cercato di fermarlo con la forza, c’è stato un vero colluttorio. Sono un uomo della foresta, un forestiero. Tu che sei un santo così misericordioso… tu che fai tredici grazie al giorno… Fammene una, fa’ che le ragazze non vengano. Che bel nome, perbacco: racchiude tutta una sintesi…. 06480401212 Niente di tutto questo, ma una sciocchezzuola, una bazzecola, una quisquilia, una pinzellacchera: far cadere la lingua a mia moglie. ‘Giulietto e Romera’, il capolavoro di Scic e Spirre. Casiliani! Devi essere maggiorenne per accedere a questo contenuto. Se non c’è nessuno, perché non mi risponde qualcuno per dirmi che non c’è nessuno? Quello che ho detto ho detto. “Eccoci qua!” Sant’Anto’… io ti ringrazio, eh! Scrivi presto! “Io sono Ladizlao Tzigeti!” Totò: “Tzigeti! Conquisti l’aria, apri la finestra e conquisti l’aria! Ma qui, davanti a tutti? Tutti i giorni lavoro, onestamente, per frodare la legge. Un anziano afflitto da pessimismo senile, in pianta stabile sulla terra, con la mania di persecuzione mortuaria. Puah…! Totò: “Parte nopèo e parte napoletano”. Toglimi una curiosità, tuo zio è sempre morto? Che tempi! Adesso che siamo a Milano finalmente, vogliamo andare a vedere questo famoso Colosseo? Questo caffè è una ciofeca! Con un pezzo di ottomana come lei, io il turco lo faccio. Mi sono seduto su una sedia che aveva un chiodo sul fondo e mi sono fatto male ai paesi bassi. T: Che voi vi consolate! Democrazia significa che ognuno può dire tutte le fesserie che vuole. Totò: “Perché mio padre morì quando io ero bambino…”, Maria? T: Che? E quando è successo? Per andare a Milano non è una cosa semplice. 101 frasi più belle di Paolo Villaggio. La lettera di Troisi e Benigni al Savonarola, © PromoTouring all right reserved 2013-2015 Secondo alcuni, la donna si conquista con uno scudiscio in mano e una rosa nell’altra. Totò: “Neanche a me, ce l’ho da che son nato”. Inquilini! Sull’insegna, invece che «Caffè dello Sport», dovete scrivere «Ciofeca dello Sport». Mangiavano da professionisti. Abbia pazienza! D’altra parte in Italia chi è che non integra? Totò quindi pronunciando una sola volta la parola "specie" se ne avvale in due periodi diversi. Se ho fornicato? Woody Allen, frasi e aforismi su sesso, donne, Dio e psicoanalisi, Frasi, citazioni e battute divertenti di Groucho Marx, Le più belle frasi di Gesù Cristo, 75 Frasi di Gesù sulla fede, l’amore e Dio che hanno trasformato il mondo, Le 100 frasi più belle sull’amicizia e gli amici, Frasi ad Effetto: le 99 più belle, originali e divertenti, Frasi d’Amore corte: le 200 più belle e romantiche. Antonio Caponi: Buonasera commendatore. “Ho la sensazione che ci siamo già conosciuti altrove…”. E qui lo nego! Peppino Caponi: Perché tu parli? I cani sono per metà angeli e per metà bambini. Bisogna futilizzarsi. Ma sì, fai vedere che abbondiamo! Sono un uomo di mondo: ho fatto tre anni di militare a Cuneo. La frase sarebbe in linea con la tendenza di Totò alle battute a doppio senso ed alla considerazione che, almeno  in quel momento della storia, gli zii Caponi avevano della fidanzata del nipote, per l'appunto una "malafemmina".  Perché…dai dispiaceri che avreta perché… è aggettivo qualificativo, no?! Punto! T: (infastidito) E non mi far perdere il filo, che ce l'ho tutto qui. In guerra sono tutti in pericolo, tranne quelli che hanno voluto la guerra. E tutto queste tecnologie aerospaziali perché? Tra i temi correlati si veda Woody Allen, frasi e aforismi su sesso, donne, Dio e psicoanalisi, Le frasi più belle di Charlie Chaplin e Frasi, citazioni e battute divertenti di Groucho Marx. “Eppure la vostra faccia non è nuova per me”. P: Con insalata. Io la cena fredda la lascio riscaldare: a me la cena fredda piace calda. T: Che! Totò: “Io parlo soltanto la lingua madre”. » Totò: « Perbacco… e chi la vede? P: Che! Voi siete un attore e io vi ammiro, come uomo e come cane, ma voi non potete essere stato una spalla, voi non avete mai fatto nemmeno il ginocchio. Un uomo di novantaquattro anni non ha bisogno del medico: può morire tranquillamente da solo. Avete fatto caso che l’ultima domenica di Carnevale i cimiteri sono un mortorio? Se a Milano, quando c’è la nebbia, non si vede, come si fa a vedere che c’è la nebbia? Signora, sono a sua completa disposizione, corpo, anima e frattaglie. [rivolto a un fascista che ha fatto la marcia su Roma]. Mai che a un rinfresco dessero un piatto di spaghetti caldi! Sono napoletano, membro della CNEF: ‘cca nisciuno è fesso’. Maître: Appunto, io sono il maître. Sei un cafone, hai agito con modi interurbani. Nel dolore un orbo è avvantaggiato, piange con un occhio solo. E lei mi sta scocciando! Vota Antonio, vota Antonio! » Mezzacapa: « Nessuno. E che è, un matrimonio tra telegrafisti? Che figura ci fa una clinica dei pazzi dove i pazzi sono tutti calmi? C’era un attore che aveva 100 paia di scarpe: tante gliene avevano tirate. Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 10, Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 9, Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 8, Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 7, Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 6, Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 5, Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 3, Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 4, Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 2, Totò, Peppino e la Malafemmina – Citazione n° 1, Roby Facchinetti e Riccardo Fogli – Il Segreto del Tempo. Futurista? Lei mi è stato antipatico dal primo momento in cui l’ho vista: è stato un colpo di fulmine! Si dice che l’appetito vien mangiando, ma l’appetito viene a star digiuni. Vigile: Sì, beh, sono di qua perché m’ha ciapà per un tedesco? Quando sarete chiamati alle urne, per compiere il vostro dovere, ricordatevi un nome solo: Antonio La Trippa. T: Ma no, va bene', si capisce. Ma, mi dica, sono proprio le sue? È una ninfetta!”. “L’appuntamento è qui all’una di notte in punto. Eh, sì, ho perduto la memoria… Infatti, nella mia testa, avvengono delle lagune che la laguna di Venezia diventa un’inezia lagunare…, Bella, questa maison… tres joilè, anche quattro joilè…, Mi sono detto tra me e me (che tra l’altro dista pochissimi centimetri)…. “Sa che cos’è sua figlia? L’intelligente parla poco. Io no perché sono raccomandato. In questo paese non funziona niente, neppure il dottore! Terra ai contadini, ferrovie ai ferrovieri, cimiteri ai morti. Per prendere un caffè e tradire la moglie c’è sempre tempo. Per il resto della settimana si sta chiusi in cassa: una vita da morti. Io sono integro e puro, sia di corpo che di spirito: non ho commesso peccati né di carne né di pesce. Giura su qualcosa di più sacro del tuo onore: la tua fame. Duemila anni fa? L’italo-americano: “Di’ in po’ paisà, è un buon bisinis?” Totò: “Ottimo! Signora, ma come, lei si spoglia così davanti a un uomo maschile? In senso esteso, una citazione può non essere necessariamente costituita da un testo, ma da qualunque tipo di espressione: ad esempio una citazione nell'ambito dell'arte può significare riprendere, nel creare un dipinto o una scultura, il soggetto o un altro elemento caratteristico di un'opera d'arte[1] famosa e facilmente identificabile; una sequenza in un film può essere costruita dal regista in modo volutamente simile a quella di una pellicola precedente per rendere omaggio al suo autore. La prossima volta lo incarto. [Inizia a dettare] Signorina!…Signorina! Che cos’è lo spazio? Sei bellissima, affascinante, conturbante, e, se mi è consentito, adiacente. T: Lascia fare! Antonio Caponi: È di qua? Cotticelli sembra "Totò, Peppino e gli ospedali calabresi" (ma c'è poco da ridere) ... Istituto Tumori Milano: Covid in Italia già da settembre 2019. Questi cookie non memorizzano alcuna informazione personale. Tutto il giorno sotto terra, con le solite facce dei vermiciattoli. La lettera di Totò e Peppino. Perche’?”. Io non faccio il cascamorto, se casco, casco morto per la fame. Mezzacapa: « A Milano, quando c’è la nebbia, non si vede. Anni dopo, altri due fuoriclasse, Massimo Troisi e Roberto Benigni, si cimenteranno, nel film Non ci resta che piangere,  nella scrittura di una lettera al Savonarola. “Io sono a carico del mio babbo”. P: Che? La sua vita si svolge tra casa e chiesa… E va be’, ma nel tragitto cosa succede? Antonio Caponi: E scansati… scusi lei è di qua? Io sono testimone oculare. Il matrimonio non m’interessa, voglio restare nubile. [rivolto al vigile]. Sparati? Io sono fortunato, io: ho la macchina rovinata, un vestito quasi nuovo da buttare via, la salute manomessa, forse una broncopolmonite con prognosi riservata, la capa scassata. Peppino Caponi: Eh, un momento, no? Va’ avanti, animale, ‘signorina’ è l’intestazione autonoma della lettera”. Non mi sono insediato: qui non ci sono sedie. Antonio Caponi: Oooh ho avuto un…, [La dettatura della lettera.] p.i. Perché dovete lasciare nostro nipote, che gli zii che siamo noi, medesimo di persona; (Peppino si asciuga il sudore...) ma che stai facendo una faticata che ti asciughi il sudore?....che siamo noi medesimi di  persona vi mandano  questo (alzando il pacchetto con le mani ), perche' il giovanotto e' studente che studia, che si deve prendere una laura........ I conti qualche volta non tornano. In Oriente non è che le donne sono calde calde, e non ci sono nemmeno fredde fredde. Come è gentile per essere una parente: sembra un’estranea! Due cuori fra le belve – Totò nella fossa dei leoni, 1943. ‘O fesso parla sempre. Ragioniamo prima sull'utilizzo del termine "specie"; Totò usa questa parola con una doppia valenza: in primo luogo "specie" è collegato a "ci fanno"; sta in effetti utilizzando l'espressione molto comune: "un fatto ci fa specie" e quindi "settecentomila lire ci fanno specie". Totò, Peppino e la Malafemmina Io sono turco, turco dalla testa ai piedi, ho persino gli occhi turchini. Abusivi di tutti i posteggi urbani e interurbani, unitevi! Ma lo vuol capire? Io le scuse le accetto a casa mia dalle diciassette alle venti e non oltre. Si dice che l’occasione fa l’uomo ladro, ma anche per la donna non ci metterei la mano sul fuoco. Vorrei una moglie, possibilmente di prima mano. [rivolto a Mezzacapa] Ma allora che vincono a fare? P: Ecco fatto. Zanini, mi tolga le mani di dosso. Maggiore dei bersaglieri a riposo!”. La donna è mobile e io mi sento un mobiliere. Ottimo! Peppino Caponi: [Si gira verso la porta] Dove sta? .. Veramente, io non ho oculato niente, ma loro dicono così. Sono napoletano e quindi ho molta stitichezza col caffè. Italiano! Avanti scrivi, incomincia: ‘Signorina…” “Dove sta la signorina?” “Ma che, è entrata una signorina? In pieno Rinascimento. Dai un'occhiata anche a queste nostre altre pagine: [Voce dal cortile] …sì, ar sugo!”. sbrigati!!! Antonio Caponi: Quale signorina? Che dicono  che noi siamo provinciali, che siamo tirati. Mi sono spiegato? Vota La Trippa! Lo so, dovrei lavorare invece di cercare fessi da imbrogliare, ma non posso, perché nella vita ci sono più fessi che datori di lavoro. Ho mandato mia moglie e i miei figli a un funerale, così si divagano un po’. “Vola spesso lei?” Passeggero aereo: “Ah, sì!” “Ma allora è un volatile! Sono vent’anni che lei dice di essere un perito, ma non perisce mai. T: Hai aperto la parente? P: Uno...quanti? Peppino Caponi: Mezzacapa, ma parliamoci chiaro, voi siete stato veramente a Milano? T: Che, scusate se sono poche,  ma settecentomila lire, punto e virgola, noi, noi ci fanno specie che quest'anno, una parola, quest'anno c'è stato una grande moria delle vacche, come voi ben sapete! Lei è un cretino! Che cosa ho chiesto a San Giovanni? La fotografia di mio padre stava in tutti i commissariati: era fotogenico. La scena probabilmente più famosa e più vista del Cinema italiano è quella della lettera che Totò e Peppino preparano per la fidanzata del nipote, la malafemmina. Vuole vedere il mio curriculum? Vigile: Dica! Sono fra’ Pasquale da Casoria, oriundo; ora mi sono trasferito a Monza. “Mi sembrate annoiato. Signore si nasce, e io lo nacqui, modestamente. I miei successi sono proverbiali, alla Scala di Milano, all’ippopodromo di Londra…. A me i funerali mi danno sempre una grande emozione. Mi stanno per arrestare, è una questione di secondi, anzi di secondini. Il medico dei pazzi [Sottovoce] Antonio Caponi: È un metro. Lo so, sono vigliacco, ma sono vivo: meglio un vigliacco vivo che un coraggioso morto. Contemporaneamente però "specie" si collega al periodo seguente, come avverbio: "specie che quest'anno c'è stata la moria delle vacche". Questa è un abituro, un cunicolo, un’albicocca! “Sei pronto? Professo’ lei non ci crederà ma se mi fa un uovo e me lo mette in mano io glielo faccio alla cocca. T: Che! Questo sito web utilizza i cookie per migliorare la tua esperienza durante la navigazione. » Mezzacapa: « Cosa? Non sono esistenzialista, sono romanista democratico, ma qualche volta tifo per il Napoli. Ed io, da ultimo, mi voglio scompisciare! Antonio…, Antonio Caponi: Ci vorrebbe qualcuno che ci mettesse aggiorno. Era talmente vecchio che aveva fatto la prima comunione con Garibaldi. Totò: “Non è possibile, sa, non credo: perché io altrove non ci sono mai stato. Vota Antonio La Trippa! Abbiamo vegliato la salma per tutta la notte; è stato un veglione. “Parigi è una città poco seria, Parigi non fa per noi, noi andiamo a Madrid!” “Ci sono i toreri!” “E chi volevi trovare gli Esquimesi!”. Sì! Spesso sono espressioni ben conosciute o esplicitamente attribuite alla sua fonte originale e vengono indicate con l'uso delle virgolette. Per conquistare lo spazio! Io e il mio amico siamo ricchi sfondati; io sono il ricco, lui lo sfondato. » Totò: « Ma dico, se i milanesi a Milano quando c’è la nebbia non vedono, come si fa a vedere che c’è la nebbia a Milano? Era un uomo così antipatico che dopo la sua morte i parenti chiesero il bis. Sa, è una semplice informazione. Vi conoscete appena e già volete sposarvi? “Come? Pasquale: “Non pigliare la pasta grossa ché non la digerisco”. Lei discende dai Borboni? T: In data odierna? Il napoletano invece, se si decide, preferisce il bagno: s’intallea come si dice a Napoli, cioè si attarda e tiene tutto il tempo che vuole per pensare. Questa moneta servono, questa moneta servono, questa moneta servono che voi vi consolate. Le citazioni sono espressioni che vengono riportate in un testo da una persona diversa dall'autore. [rivolto a Mezzacapa]. La signorina è illibata e solo io, il marito, la posso “dissillibare”. Ma come, non è bello essere duca?”. Che. È niente! Antonio Caponi: Ma, veramente, volevamo parlare con il cameriere. Era una donna meravigliosa, con gli occhi verdi, i capelli rossi, l’abito azzurro e le scarpe gialle. “Mi batte il cuore, Elsa”. Maître: I signori desiderano? Marchese: “Coraggio Antonio, moriamo da forti”. Rimembris omnibus, cioè ricordati uomo, che calzolaio si nasce, non si diventa. Ho preso una botta al malleolo del cervello e per poco non mi veniva la meninge. Peppino Caponi: Ahi! Né latte, né caffè! Presento una raccolta delle frasi e battute più belle di Totò tratte dai suoi film. Un posteggio al sole… Abusivi, qui si abusa, si sta abusando! Modestamente, la circolazione ce l’ho nel sangue. Ecco le più belle frasi su Milano e sui milanesi. Che mani meravigliose che ha! T: Vuoi aggiungere qualcosa? A voi lo dico! T : Uno che! Malgrado la mia forza maschiaccia, ho un cuore tenero, da piccioncino. Avete il piede destro al posto del sinistro: Invertito! design by studioalessandroleone, il testo della lettera di Totò e Peppino, La lettera di Troisi e Benigni al Savonarola. Antonio: Adesso che siamo a Milano finalmente, vogliamo andare a vedere questo famoso Colosseo? Siamo nel settecento avanti Cristo? Tutti mi chiamano il milanese. La notizia per ora è sottufficiale, poi diventerà ufficiale. Peppino Caponi: E allora come si fa? “Noio… volevam… volevàn savoir… l’indiriss…ja..”. Peppino Caponi: Ah, un metro… Eh, se li porta bene i centimetri. La mia fame è atavica: vengo da una dinastia di morti di fame! P: Si, si, si capisce. Questa è la civiltà : hai tutto quello che vuoi quando non ti serve. “Io vado a Montecarlo”. Il nostro paese è un paese di navigatori, di santi, di poeti e di sottosegretari. Per andare dove dobbiamo andare... Una delle scene più famose di Totò, Peppino e la Malefemmina è quella che vede Totò e Peppino tentare di chiedere a un vigile urbano di Milano alcune informazioni. Molti personaggi famosi, già dal hanno lasciato alla storia talmente tanti aforismi da essere spesso ricordati (non diciamo soprattutto) anche per questi. Il denaro fa la guerra, la guerra fa il dopoguerra, il dopoguerra fa la borsa nera, la borsa nera rifà il denaro, il denaro rifà la guerra. Avevo capito con l'insalata. La serva serve, soprattutto se è bona, serve eccome! Mi occorre una potenza straniera, eccola qua, San Marino! In bianco. Vi ho radunato in questo pubblico deserto…. Non bevi, non fumi, non vai con le donne; lo vuoi un consiglio? Al mondo ci stanno tante donne, ma non tutte ci stanno. Non sono cretino, sono stato cretino un solo giorno: quello del matrimonio. Diamoci alle orge, facciamocela questa orgiata. “Signor marchese, io preferirei vivere da debole”. P: laura.... P: Perché che cosa? Ma io, con le mani impicciate, come faccio? Sono a bagnomaria. Questi anni lontano da te mi sono sembrati un secolo…anzi un bisecolo. Ah, no! Da qui puoi andare direttamente al contenuto principale. T: Perché che?? È stata una guerra terribile: granate che scoppiavano a destra, granatine che scoppiavano a sinistra; nella confusione ci uscì pure una mezza gazzosa. Erano persone che non sapevano fare niente, tranne che mangiare. Lei è vedovo di moglie? All’una, capito?” “All’una di notte?” “Alle venticinque”. Antonio Caponi: Eh, ci parlo io. A me i gatti neri mi guardano in cagnesco. I cookie necessari sono assolutamente essenziali per il corretto funzionamento del sito web. Il diavolo si è arrabbiato perché gli ho rotto le corna? Punto, punto e virgola, un punto e un punto e virgola. Sono ghiotto di ossobuchi, ma mangio solo il buco perché l’osso non lo digerisco. Prendo tre caffè alla volta per risparmiare due mance. [Inchinandosi] Peppino Caponi: Commendatore. 101 frasi sull'Atteggiamento Mentale più belle di sempre. Vi ringrazio amici di essere intervenuti a questa mia vittoriosa sconfitta. Antonio: Lei deve essere obbiettivo, a noi queste frasi sotto semaforo non ci convincono! In realtà prima era una ottomana, ma poi, nella confusione, ha perso una mano ed è diventata una settimana. Sono morto oggi, sono un morto di giornata. Anche la groviera ha i buchi, e non si lamenta. “Il carcere costruito così mi sembra troppo comodo!” Totò: “E comodo deve essere se volete attirare i clienti!”. Guardie e ladri, Miseria e nobiltà, Totò, Peppino e la malafemmina, Totòtruffa ’62 ... 101 aforismi e frasi sulla buona notte più belli di sempre. San Marino! Qualsiasi cookie che potrebbe non essere particolarmente necessario per il funzionamento del sito web e viene utilizzato specificamente per raccogliere dati personali dell'utente tramite analisi, pubblicità e altri contenuti incorporati sono definiti come cookie non necessari. Hai anche la possibilità di disattivare questi cookie. Antonio: San’Antonio… Sant’Antonio mio bello. Giacomo Leopardi, Albert Einstein, Arthur Schopenhauer, Oscar Wilde, Napoleone e tanti altri hanno lasciato talmente tanti aforismi da poterne pubblicare intere raccolte. La nostra è un’epoca atomica, un’epoca di reattori, missili, metropolitane e stelle filanti. P: Avevo capito con l'insalata. Mia moglie è un tipo apprensivo: sta sempre ad Anzio per me. Il funzionario civico municipale è un aggettivo qualificativo di genere funzionatorio. Gli aforismi sono sempre stati molto affascinanti e nei secoli hanno occupato un posto importante nella letteratura e nella comunicazione. Una mano lava l’altra e tutte due si lavano la faccia. Vigile: “Eh, ma bisogna che parliate l’italiano, perché io non vi capisco”. Elena di Troia… Troia… Troia: questo nome non mi è nuovo. Lei è un paziente che non ha pazienza, che paziente è!? Le spie, a volte, per non fare scoprire i loro segreti, mangiano le carte: sono cartivore. P: Caponi. realista? I nordici prendono il caffè lungo, noi sudici lo prendiamo corto. La disattivazione di alcuni di questi cookie può influire sulla tua esperienza di navigazione. Sotto le armi, sotto tutela, sotto processo, sempre sotto a qualche cosa si deve stare? Si specchi, si convinca! Dio, come passa il tempo. Questi cookie verranno memorizzati nel tuo browser solo con il tuo consenso. Per i campioni sportivi, niente fumo, niente vino e niente donne. » Totò: « Questa nebbia, dico. Visto che ho un corpo, ho bisogno di una corpa. una cinquina? Ma pensiamo alla salute. P: Io, insomma, senza nulla a pretendere, non c'è bisogno.... P: Cioe'... L’uomo discende dalla scimmia. A volte è difficile fare la scelta giusta perché o sei roso dai morsi della coscienza o da quelli della fame. Ho conosciuto una settimana. Ma no, San Marino non è una potenza straniera, sono tutti bolognesi! Il pavimento è una schifezza, lo so, e mi scuso a nome suo. Questo sito utilizza i cookies per garantirti un'esperienza di navigazione personalizzata. Nella vita non siamo mai soli, abbiamo sempre qualche appendicite. “In questo manicomio succedono cose da pazzi!”. Una citazione può derivare da un brano letterario, ma può essere altresì tratta da un discorso, da una battuta di uno spettacolo teatrale, da un film o da un brano musicale. E se non sapete fare il calzolaio, andate a fare il farmacista , che è meglio. Confermi di essere maggiorenne? Noi nel caffellatte non mettiamo niente! Ma io sono duca. Il napoletano lo si capisce subito da come si comporta, da come riesce a vivere senza una lira. Il denaro fa l’uomo ricco, l’educazione lo fa signore! A proposito di politica, ci sarebbe qualche cosarellina da mangiare? P: Ah! Io non so se l’erba campa e il cavallo cresce, ma bisogna avere fiducia. P: Troppa roba! T: Dai dispiacere, dai dispiacere che avreta...che avreta...che avreta (riflette sulla correttezza della parola)  e già, è femmina, è femminile, che avreta perché... (guarda Peppino interrogativamente) perché? Il tempo stringe e col restringimento sono dolori. Chiudila! [Inchinandosi] Antonio Caponi: Buonasera signor commendatore. Ottimista, pessimista, esistenzialista… Veramente io sono farmacista. Ah, e questa me la chiamate casa? E poi in casa c’è un silenzio di tomba. Aforismi e locuzioni proverbiali, tanto in lingua madre quanto in latino (vedi anche broccardo), hanno, al pari delle citazioni puramente intese, un'influenza culturale similare. Mezzacapa: Qualcuno… E allora io qua che ci sto a fare. “Ah!” “Li c’è il casinò”. “Perché?” “Così… altrimenti sarei morto”. È vero, ci sono i fuochi fatui, ma solo la domenica. Orgiata per due! No, non se ne fa niente: a me i generi non interessano, a meno che non siano alimentari. Il celeberrimo dettato di Totò a Peppino, dal film "Totò Peppino e la Malafemmena" P:. Gli avvocati difendono i ladri. L’uomo produttivo, il milanese, preferisce la doccia: consuma meno acqua, meno tempo e si lava meglio. Per avere una grazia da San Gennaro bisogna parlargli da uomo a uomo. Cara, voi siete la mia arma segreta… la bomba anatomica! I soldi nella fontana ce li buttano tutti, e poi ogni tanto la fitto alle case cinematografiche, ci girano le pellicole qua”. Lei vuole sposare mia figlia? Sì! Scusate se sono poche. Ebbene avremmo che "come voi" non solo si collega al successivo "ben sapete" per formare la frase "come voi ben sapete", ma si collegherebbe anche alla frase precedente "C'è stata una moria della vacche" determinando l'espressione offensiva "C'è stata una moria delle vacche come voi".
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