Misura 317x667 cm ed è universalmente ritenuta una delle opere fondamentali per la nascita del Rinascimento nella storia dell'arte. «Per mezzo di lui [il Figlio] tutte le cose sono state create». i quali ancora non si interrogavano sul rapporto fra le persone della divinità. Tali linee possono essere viste anche come un'irradiazione verso l'esterno della Gloria divina. Un'ipotesi avanzata (seguendo la testimonianza del Vasari) è che il dipinto funzionasse come pala d'altare al quale era stato accostato un altare per le funzioni religiose in memoria dei defunti: Dio Padre che presenta il figlio crocefisso sarebbe allora un'immagine che simboleggia il sacrificio eucaristico che si compie sull'altare. 6:2–3) as proof of plurality in God. Il fenomeno è generale: la confessione trinitaria è presente nella liturgia eucaristica perché la dimensione trinitaria è essenziale nella salvezza cristiana e quindi nella vita sacramentale. Trattandosi di una rappresentazione in una chiesa domenicana è da sottolineare l'interpretazione della scena che vede in essa l'affermazione della Resurrezione come unica risposta alla morte: il Cristo morto è anche risorto, e anche la nostra morte avrà uguale soluzione. È stata scoperta dall'economista premio Nobel Robert Mundell nei primi anni '60. Clemente difende anche l'unità di Dio contro il politeismo pagano, in base al principio che il Primo Principio deve essere infinito, e che ciò che è infinito deve essere unico[66]. Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria, Domenica delle palme e della passione del Signore, Domenica di Pasqua e della resurrezione del Signore, Santissimo Corpo e Sangue di Cristo (Corpus Domini), Nostro Signore Gesù Cristo Re dell'Universo, https://it.wikipedia.org/w/index.php?title=Trinità_(cristianesimo)&oldid=116187446, Template Webarchive - collegamenti all'Internet Archive, Voci non biografiche con codici di controllo di autorità, licenza Creative Commons Attribuzione-Condividi allo stesso modo, Gesù Cristo figlio di Dio è generato da sempre dal Padre, è increato, è. Nel Nuovo Testamento il termine non compare, tuttavia la cristologia di Giovanni, che presenta Cristo come Logos di Dio, (cioè verbo e ragione), assieme ad alcune affermazioni di Paolo di Tarso, sono stati considerate dai Cristiani come le basi per lo sviluppo della dottrina trinitaria. in tre entità distinte ma della stessa sostanza spirituale: Il Verbo, lo Spirito, la Vita; che puoi identificare: nell’informazione, nel tuo corpo e nel tuo sangue; perché il Verbo, tramite l’elaborazione dell’uomo, è divenuto materia. Si tratta dell'ultima opera conosciuta dell'artista, morto a soli 27 anni. Sottolinea con forza la connessione tra essere ed agire di Dio, ricorrendo all'immagine del Figlio e dello Spirito che sono come le mani del Padre, in modo tale che Questi ordina ed il Figlio realizza ciò che viene ordinato, che a sua volta è portato a perfezione dallo Spirito[58]. I primi scrittori cristiani così si esprimono al riguardo:[10], «Quando affermo che il Figlio è distinto dal padre, non mi riferisco a due dèi, ma intendo, per così dire, luce da luce, la corrente dalla fonte, ed un raggio dal sole», «Il carattere distintivo della fede in Cristo è questo: il figlio di Dio, ch'è Logos Dio in principio infatti era il Logos, e il Logos era Dio - che è sapienza e potenza del Padre Cristo infatti è potenza di Dio e sapienza di Dio - alla fine dei tempi si è fatto uomo per la nostra salvezza. Per lui il cristiano è innanzitutto un uomo che crede nella Trinità: Se sottolinea molto il valore dell'agire delle divinie Persone nella storia della salvezza, Ireneo introduce anche forti affermazioni sull'immanenza: il Dio cristiano è lo stesso Dio dell'Antico Testamento, che per tanto è sempre stato dotato di intelletto, cioè di Logos[54]; il Verbo è intimo al Padre come il pensiero è intimo a colui che pensa; Egli è nel Padre e possiede il Padre in sé stesso[55]. L'affermazione "figlio di", "Padre di" e anche "spirito di" implica una dipendenza, cioè una subordinazione delle persone. Lo stato di conservazione dell'opera mostra ampiamente i segni dell'usura derivanti dal tempo e, ancor più, dalle varie e curiose vicissitudini seguite nel corso della storia. Alcuni passi del Nuovo Testamento menzionano in maniera esplicita e in successione le tre persone divine: Fin dall'inizio della vita della Chiesa la coscienza trinitaria fu presente in modo esplicito in essa grazie alla realtà del Battesimo, della liturgia in generale e delle orazioni. Sia la parola “Trinità” che il concetto stesso sono estranei alla Parola di Dio. Quanto avviene nella storia della salvezza è così manifestazione della vita intima di Dio[59]: il Padre, allora, come fonte ed origine di tutta la Trinità (fons et origo totius Trinitatis) è anche fonte di tutta la storia della salvezza. La Trinità Impossibile è una semplice regola con implicazioni profonde. Confutando l'accusa di ateismo rivolta ai cristiani, scrive: Teofilo di Antiochia fu il primo ad usare l'espressione "Trinità" (Triade), per riferirsi a Dio, al Verbo e alla Sapienza[45], anche se non siamo sicuri che stesse pensando veramente a tre Persone divine. La precisione dei lineamenti testimonia la grande qualità di ritrattista che Masaccio dovette possedere. Il dipinto appare monumentale, finalizzato a creare, attraverso l'uso della prospettiva, l'illusione di una cappella popolata da figure alquanto solenni e pesanti, quasi fossero statue policrome. The apologists spoke too haltingly of the Spirit; with a measure of anticipation, one might say too impersonally.», «In ultima analisi i risultati teologici del II secolo furono limitati. Tutto l'Antico Testamento è convinto della vitalità e della pienezza della vita di Dio. Ario affermava che il Figlio non fosse della stessa essenza, o sostanza, del Padre e che lo Spirito Santo fosse una persona ma inferiore a entrambi. Gen 22,2), nel quale ha posto la sua compiacenza (cfr. Quanto detto a proposito del Logos prophorikós va inteso nel senso economico di rivelazione, e non come affermazione che riguarda l'immanenza trinitaria. Nella teologia della chiesa antica essa è proposta come distinzione e correlazione fra "teologia", cioè l'essere trinitario di Dio in se stesso, ed "economia", cioè la comunicazione della vita intratrinitaria alle creature.[84]. Ebraismo ed Islam rifiutano questo aspetto, e nel Corano in particolare questo punto dottrinale viene esplicitamente negato[Nota 17]. Lo sviluppo completo della dottrina si ebbe in seguito, anche in reazione alle dottrine di Ario che introdusse le sue interpretazioni subordinazioniste di Gesù come essere semidivino (vedi arianesimo). Essa è raffigurata come donna già avanti negli anni, cinta in un mantello blu; con uno sguardo, non di dolore ma di severa impassibilità, e con il gesto della mano destra essa invita lo spettatore a contemplare la crocifissione del figlio. La sola cosa che, in realtà, si possa dire se si vuole usare un linguaggio preciso, è che i cristiani credono nel Padre, nel Figlio e nello Spirito Santo; o ancora nella Trinità del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo, che insieme costituiscono l'unico Dio vivo e vero.», «Further, exegetes and theologians agree that the New Testament also does not contain an explicit doctrine of the Trinity. Queste tre persone non sono tre aspetti della stessa Divinità, ma sono tutte e tre Dio. Il problema Trinitario poteva essere stato chiaro: la relazione fra il Figlio e (almeno nebulosamente), lo Spirito alla Divinità. Nella sua trasfigurazione (17,1-9; Mc 9,2-10; Lc 9,28-36), Gesù cambia d'aspetto mentre prega, ed è trasfigurato in gloria; nell'orientamento verso la sua passione (cfr. Allah è sufficiente come garante» (Cor., IV:171). La Persona dello Spirito Santo è meno definita di quella di Gesù, ma non mancano testi che ne asseriscono la condizione divina: Rm 8,11; 1Cor 3,16 (cfr. (Matteo 4:10) Chi si sforza di ubbidire ai comandi di Gesù può senz’altro essere definito cristiano. La sua provvidenza è universale, e la sua scienza si estende al passato al presente ed al futuro[50]. Si vide che Dio rivelò così tanto di sé stesso in Gesù al punto che Dio includeva sia Padre che il Figlio. Secondo il primo punto di vista le persone della trinità sono uguali, mentre non lo sono dall'altro punto di vista, cioè hanno ruoli e funzioni differenti. Cfr., ad esempio. A ciò si accompagna l'affermazione netta che, sebbene l'esistenza di Dio sia alla portata della ragione umana, la sua natura rimane al di là di ogni possibilità conoscitiva, per cui l'intimità divina è accessibile all'uomo solo per rivelazione[64]. Molte tribù germaniche che invasero l'impero romano professavano un cristianesimo ariano e lo diffusero in gran parte dell'Europa e dell'Africa settentrionale, dove continuò a prosperare fino a gran parte del VI secolo, e in alcune zone anche più a lungo. Non dite “Tre”, smettete! Alcuni studiosi si sono spinti fino a disegnare in pianta e in alzato la struttura della cappella, anche se non è possibile ottenere con esattezza le misure e la forma dell'architettura immaginaria[7]. Qui il riferimento non è a Cristo, il Figlio di Dio incarnato, al quale è propriamente il Mediatore, ma alla seconda Persona della Trinità, il cui ruolo viene fatto dipendere da come si è rivelata. Sulla parete di fondo è collocata una piattaforma orizzontale sulla quale si erge in piedi la figura di Dio Padre. ISBN 978-88-7879-143-5 Tra questi si possono citare: sostanza, ipostasi e relazione. Sul suo petto si intersecano le linee rette ideali tangenti al capo delle due coppie (donatore-Maria, donatrice-San Giovanni). Con Ippolito di Roma († 235) già le domande si sono convertite in un credo completo, con struttura tripartita[15]. Immagine ripresa anche da scrittori successivi: «Noi non togliamo al Padre la sua Unicità divina, quando affermiamo che anche il Figlio è Dio. Il mondo è così riflesso dell'eterno, ed in particolare lo è l'uomo, creatura razionale nella quale brilla in maniera speciale la luce del Verbo. ..... quando dice: "Io e il Padre siamo una cosa sola e Chi ha visto me ha visto il Padre e Io nel Padre e il Padre in me", dimostra la sua eternità e la consustanzialità col Padre. Il confronto con le precedenti raffigurazioni del Trono di Grazia palesa dunque una attenzione alle proporzioni ed alle armonie tipica della nascente cultura rinascimentale. L'evidenza sembra suggerire semplicemente una combinazione tra un monumento funebre e una rappresentazione della Trinità. La prima impressione che si ha alla vista dell'affresco è quella di un monumento alla razionalità, con una simmetria e un ordine di caratteristico misticismo, dove l'immobilità è simbolo dell'atemporalità del dogma cristiano[9]. La mutua relazione delle tre Persone divine è espressa in Gal 4,4-6. Solo nel 1860 l'affresco della Trinità fu "riscoperto", trasportato su tela ed incollato sulla controfacciata della chiesa. La riflessione dei primi secoli precisa che Dio è un unico processo vitale; ciò che diciamo Dio può essere solo un'unica qualità, che viene indicata coi nomi di "essenza", "natura", "sostanza". La Bibbia ebraica pone questo articolo di fede sopra tutti gli altri, e lo circonda di numerosi ammonimenti a non abbandonare questo fondamento della fede, mantenendo la fedeltà al patto che Dio ha fatto con gli ebrei: "Ascolta Israele, il Signore nostro Dio è uno solo", "tu non avrai altri dei di fronte a me" e anche "Questo ha detto il Signore re d'Israele e suo redentore, il Signore delle schiere: io sono il primo e l'ultimo, e oltre a me non c'è alcun Dio". La sua opera segna una svolta fondamentale nella riflessione trinitaria: con il suo bel greco e la sua competenza esegetica, pone i fondamenti di uno sviluppo dottrinale che porterà alla formulazione definitiva dei concili del IV secolo. Il giudeocristianesimo ha un'importanza fondamentale nella storia del pensiero cristiano, essendo il primo anello della catena che dagli eventi di salvezza giunge ai giorni nostri. È Dio, perché generato dalla sostanza del Padre fin dall'eternità; è uomo, perché nato nel tempo dalla sostanza della madre. Il più importante degli apologisti è Giustino. ... Poiché infatti è diventato uomo, ed è proprio dell'uomo ignorare, come l'aver fame e il resto (infatti l'uomo non sa se non ascolta e apprende) egli, in quanto uomo, ha dato a vedere anche l'ignoranza propria degli uomini per questo motivo: in primo luogo per dimostrare di avere veramente un corpo umano, poi anche perché, avendo nel corpo l'ignoranza propria dell'uomo, dopo aver mondato e purificato tutta l'umanità, la presentasse al Padre perfetta e santa. vediamo ciò che avviene nel caso del fuoco, che non è diminuito se serve per accenderne un altro, ma rimane invariato; e ugualmente ciò che è stato acceso esiste per sé stesso, senza inferiorità rispetto a ciò che è servito per comunicare il fuoco. È piuttosto evidente il contrasto tra la parte inferiore del dipinto, di sapore ancora marcatamente gotico (come il monumento funebre del cardinale La Grange ad Avignone) e quella superiore con le eleganti architetture e l'uso sapiente della prospettiva, elementi tipici della cultura rinascimentale. Più tardi, nel IV secolo, Sant'Atanasio ed i suoi successori svilupperanno una teologia della natura divina e della natura umana, che permetteranno di risolvere il rapporto tra mondo e Trinità e di distinguere chiaramente il piano della storia della salvezza ("economia") e quello di Dio in sé ("immanenza"). In realtà la sua statura è strettamente proporzionata con quella del Figlio in croce la cui figura risalta nell'affresco per il pallore delle sue carni. Allo stesso modo Ignazio di Antiochia (inizi II secolo) nella sua Lettera agli Efesini (cfr. In Tt 3,5 si dice che lo Spirito è mandato a noi dal Padre per mezzo del Figlio. Se fino ad allora Masaccio aveva rappresentato con forte realismo i suoi soggetti, pur mantenendo inalterata la loro solennità, con la Trinità si fa teologo, entrando a fondo nel mistero divino[9]. 9) chiama il cristiano a "incorporarsi" nel tempio divino come per diventare uno con Cristo, nello Spirito fino alla filiazione del Padre. Gloria a Lui! “Negano la Trinità, che è il fulcro della religione cristiana”. In un saggio sulla divinità di Gesù nel Nuovo Testamento il biblista americano Raymond E. Brown ipotizza che Gesù sia chiamato Dio nel Nuovo Testamento, ma lo sviluppo sarebbe stato graduale e non sarebbe emerso fino a un'epoca tarda nella tradizione neotestamentaria: «... nella fase più antica del cristianesimo prevale l'eredità dell'Antico Testamento nell'utilizzo del termine Dio, per cui Dio era un titolo troppo ristretto per essere applicato a Gesù. La Trinità è un affresco di Masaccio, conservato nella terza campata della navata sinistra della basilica di Santa Maria Novella a Firenze e databile al 1426-1428. Come Clemente, anche Origene fonda il suo pensiero teologico sull'unicità di Dio: L'affermazione chiara dell'unicità di Dio si traduce nell'armonizzazione dei diversi suoi attributi, anche quelli che sembrano opposti. Nell'Antico Testamento il mistero della Trinità è soltanto prefigurato e non ancora rivelato apertamente, forse per non dare al popolo ebraico, circondato da idolatri, occasione di cadere nel politeismo[5]. tramite Gesù concepito da Maria vergine per mezzo dello spirito Santo. Tale rapporto rispecchia la vita intradivina. LA TORRE DI GUARDIA Febbraio 2010, Accedi Quindi la dottrina trinitaria non è una dottrina, come quella della esistenza di Dio, conoscibile attraverso la ragione umana o la speculazione filosofica. Lo stesso concetto può essere espresso in quest'altra forma: In parole semplici è possibile esprimere il mistero della Trinità nell'Unità dicendo che il solo Dio si conosce (nel suo Figlio, Verbo, Pensiero, Sapienza) e si ama in esso (Spirito Santo, Amore). Secondo il primo punto di vista le persone della Trinità sono uguali, mentre non lo sono dall'altro punto di vista, cioè hanno ruoli e funzioni differenti. Sant'Ireneo († 202) si oppose agli gnostici, che erano fondamentalmente degli emanazionisti, nel senso che negavano la creazione e vedevano il mondo come degradazione della divinità, e dei dualisti, che pensavano che la materia fosse cattiva[47], e lo fece sottolineando fortemente l'unità di Dio e il fatto che non è mai esistita una materia eterna che sia all'origine del male. Luciano Berti suppose che nel disegno della complessa struttura architettonica, se non addirittura nella stesura pittorica, mise mano anche Filippo Brunelleschi, amico del pittore. Ciononostante, anche per lo studioso statunitense, la soluzione trinitaria, per come successivamente verrà proposta, era ancora ben lontana[Nota 16]. Ef 6,19). In questa cornice architettonica sono collocati, secondo una struttura piramidale, le sei figure che popolano la scena in atteggiamento statuario. Viene pertanto chiamato "primogenito" in altri passi, in riferimento alla creazione e redenzione, ad esempio è detto "immagine del Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione... egli è principio, primogenito dei risuscitati". Il Figlio è dal solo Padre: non fatto, né creato, ma generato. Sorprende tuttavia che non vi siano nel dipinto iscrizioni o stemmi che consentano l'identificazione del defunto, né dei committenti[10]. Il loghion di Mt 11,25-27, che "risale certamente nella sua sostanza al Gesù pre-pasquale"[7], fa vedere che il cuore dell'esperienza di Gesù è il suo rapporto col Padre. Principio, modello e termine di ogni amore, Testamento spirituale, Edizioni ART, Roma, 2009. Gli ortodossi rifiutano tuttora tale sviluppo, temendo che essa renda il Figlio concausa dello Spirito Santo; per questo preferiscono parlare, secondo la teologia greca, di "spirazione dal Padre attraverso il Figlio" (proposta da grandi teologi come san Gregorio di Nissa, san Massimo il Confessore e san Giovanni Damasceno), pur non introducendo questa specificazione nel Credo. «Quello che vi è bellissimo, oltre alle figure, è una volta a mezza botte tirata in prospettiva, e spartita in quadri pieni di rosoni che diminuiscono e scortano così bene che pare che sia bucato quel muro.». ), con lo sviluppo del pensiero cristiano Dio venne compreso in un'accezione più ampia. ... E in questa Trinità non v'è nulla che sia prima o poi, nulla di maggiore o di minore: ma tutte e tre le persone sono l'una all'altra coeterne e coeguali. Esso si riferisce strettamente al Padre di Gesù, al Dio da lui pregato. Tertulliano († 222) fa appello alla professione di fede nella lotta contro le eresie, autentico giuramento che costituisce con il Battesimo propriamente detto un unico sacramentum fidei: Già agli inizi del IV secolo è poi chiaramente testimoniato il Simbolo degli Apostoli. Il trinitarismo ortodosso rifiuta il "subordinazionismo ontologico", esso afferma che il Padre, essendo la fonte di tutto, ha una relazione monarchica con il Figlio e lo Spirito. Il Messia Gesù, figlio di Maria non è altro che un messaggero di Allah, una Sua parola che Egli pose in Maria, uno spirito da Lui [proveniente]. Ma la cosa non sta così, non sia mai! Senza precedenti e rivoluzionaria è la scelta di assegnare ai due comuni mortali proporzioni identiche a quelle delle divinità[9], abbandonando con sicurezza le proporzioni gerarchiche che dominavano la produzione artistica almeno dal IV secolo d.C. Il registro inferiore dell'affresco è occupato dalla raffigurazione di un sarcofago posto in una nicchia delimitata da due coppie di colonnine; su di esso è posta la figura di uno scheletro ed una scritta con evidente intento didattico di “memento mori”: IO FU' GIÀ QUEL CHE VOI SETE, E QUEL CH'I' SON VOI ANCO SARETE. La figura del Padre, pur sembrando gigantesca per un effetto illusorio, non ha tuttavia una statura superiore a quella del Figlio, ma uguale. La distinzione è ripresa nell'affermazione che Gesù fa quando dice che dovrà "ascendere al Padre mio e Padre vostro, Iddio mio e Iddio vostro", distinguendo così fra l'essere figlio di Dio in senso proprio (caratteristico di Gesù) e in senso figurato (caratteristico degli uomini). Ma essi ritengono che avendo detto "neppure il figlio", egli, in quanto ignorante, abbia rivelato di essere creatura. Per i Padri Apostolici l'affermazione della divinità di Cristo non intacca il monoteismo: il Dio creatore dell'Antico Testamento, il Dio dell'Alleanza, è il Padre di Gesù Cristo. ... Poiché infatti è diventato uomo, ed è proprio dell'uomo ignorare, come l'aver fame e il resto (infatti l'uomo non sa se non ascolta e apprende) egli, in quanto uomo, ha dato a vedere anche l'ignoranza propria degli uomini per questo motivo: in primo luogo per dimostrare di avere veramente un corpo umano, poi anche perché, avendo nel corpo l'ignoranza propria dell'uomo, dopo aver mondato e purificato tutta l'umanità, la presentasse al Padre perfetta e santa. Per Origene il Verbo è fondamentalmente il mediatore in quanto immagine, conoscenza e sapienza del Padre. In effetti i testimoni di Geova sono la terza denominazione cristiana della Danimarca. Tuttavia molti teologi e filosofi cristiani (cfr. ), per poi affermare con forza la sua trascendenza e giungere alla constatazione della sua incomprensibilità ed ineffabilità[67]. Nessun documento scritto attesta la data esatta di esecuzione del dipinto e l'identità del committente, nonostante sia raffigurato, con la moglie, ai piedi del dipinto; a proposito di quest'ultimo è stata formulata l'ipotesi che si tratti di un priore domenicano presente in quegli anni nel convento, Fra' Benedetto di Domenico di Lenzo, e che l'opera sia stata eseguita in onoranza di un suo congiunto defunto in quegli anni, forse Berto di Bartolomeo del Banderaio fatto ritrarre nell'affresco assieme a sua moglie Sandra[1]. Alcune delle formulazioni dottrinali di Giustino hanno un fondo subordinazionista, ma il problema riguarda il solo livello formale e non la sostanza del pensiero[38]. Uno studio approfondito sulla presenza della Trinità nel Nuovo Testamento giunge a questa conclusione: É ora possibile rispondere alla domanda, "La dottrina delle Trinità è presente nella Bibbia?" God the Father is source of all that is (Pantokrator) and also the father of Jesus Christ; "Father" is not a title for the first person of the Trinity but a synonym for God.», «Inoltre, esegeti e teologi sono d'accordo che anche il Nuovo Testamento non contiene un'esplicita dottrina della Trinità. La controversia ariana non terminò a Nicea. Insieme a quello dell'unicità di Dio, quello della Trinità è un dogma fondamentale della religione cristiana, al punto che né la Chiesa Cattolica né le altre Chiese e comunità ecclesiali che professano tale mistero, chiamano cristiani quanti non lo professano. Significative sono le ultime parole di San Policarpo: L'uso di παῖς, paîs al posto di υἱός, yhiós per indicare Gesù rivela l'antichità del testo, in quanto la letteratura cristiana più antica indicava il Signore con il primo termine, che racchiude in sé sia il significato di servo (l'umanità), che quello di Figlio (divinità). Rispetto agli autori precedenti Ireneo sottolinea maggiormente l'eternità della generazione del Verbo, ed abbandona la distinzione tra Logos endiàthetos e Logos prophorikós[53]. Origene dice che i cristiani assunsero la tradizione giudaica di iniziare ogni orazione con una lode a Dio, che adesso però è la Trinità[19], come appare in maniera evidente nel Segno della Croce. E tuttavia non vi sono tre Dei, ma un solo Dio. Parlare di Cristo vuol dire affermare che in Dio esistono Paternità e Filiazione.[11]. e scrittori cristiani (Origene, Tertulliano ecc.) «Trinitarian doctrine touches on virtually every aspect of Christian faith, theology, and piety, including Christology and pneumatology, theological epistemology (faith, revelation, theological methodology), spirituality and mystical theology, and ecclesial life (sacraments, community, ethics).», «La dottrina Trinitaria tocca virtualmente ogni aspetto della fede cristiana, della teologia e della devozione, comprese la Cristologia e la pneumatologia, l'epistemologia teologica (fede, rivelazione, metodologia teologica), la teologia mistica e la spiritualità e la vita ecclesiale (sacramenti, comunità, etica)», «non è esatto dire che i cristiani credono in Dio! Credete dunque in Allah e nei Suoi Messaggeri. In seguito vennero elaborati altri simboli di fede in cui si riassumevano le dottrine precedenti e si trattavano altri punti controversi, ad esempio al XI Sinodo di Toledo (675) venne elaborata un'altra "confessione" attribuita in passato ad Eusebio di Vercelli, di cui si riporta solo l'inizio: «Professiamo e crediamo che la santa ed ineffabile Trinità, il Padre e il Figlio e lo Spirito Santo, secondo la sua natura è un solo Dio di una sola sostanza, di una sola natura, anche di una sola maestà e forza. L'Antico Testamento è letto alla luce dell'affermazione della Filiazione divina di Cristo, come nel seguente testo di Clemente: "Di suo Figlio disse il Signore: Tu sei mio Figlio, oggi ti ho generato (Sal 2,7)"[31].
2020 cos'è la trinità