Candidato del partito comunista fu Ernst Thalmann. Durante la Prima guerra mondiale vi era stato un massiccio intervento dello Stato in economia, tanto da far parlare di socialismo nazionale o di guerra, anche se nei fatti si trattava di un regime che sotto diversi punti di vista anticipava i sistemi totalitari che si affermeranno negli anni trenta. Il 10 febbraio Hitler e Goring s'incontrarono con 25 dei maggiori industriali, fra cui vi erano Gustav e Alfried Krupp, quattro dirigenti della "IG-Farben", il presidente della "Vereinigten Stahlwerke AG", Albert Vogler, il banchiere H. Schacht e altri. Se i popoli non si fossero sottomessi alla "volontà organizzatrice" della Germania era dovere dei tedeschi obbligarveli con la forza delle armi. Il 3 marzo i fascisti arrestarono E. Thalmann e lo rinchiusero in prigione. Il riarmo era per altro necessario a garantire gli investitori che la Germania avrebbe potuto continuare a pagare gli interessi sul debito ai danni degli Stati vicini, in un piano inclinato che avrebbe precipitato le potenze imperialiste, ben presto, in una Seconda e ancora più spaventosa guerra mondiale, per superare la crisi, senza mettere in discussione il modo di produzione capitalista. 3 Il Giappone Fu questa un'importante vittoria delle forze democratiche sul fascismo. 3382126731i.foglio@notizieinunclick.com, w-app +39 329 8565261a.zorgniotti@notizieinunclick.com, relazioni istituzionali e corrispondente da Albania e Balcani, Conduttore del programma“Fuori dal coro” su Rete 4, cell. Il 2 maggio gli hitleriani sciolsero i sindacati, confiscarono i loro beni e rinchiusero i loro dirigenti in campi di concentramento. 7 L'Italia (prossima pubblicazione) Visto che la crisi sarà presto deviata sui paesi più deboli, dipendenti dai più forti, gli investitori statunitensi ritirarono altrettanto improvvisamente i loro investimenti dai paesi più a rischio e dipendenti, come Germania e Austria, che subirono un tracollo. Si tratta di semplici scommesse su qualsiasi cosa, a partire dal valore delle azioni di imprese che vengono così, per aggirare la crisi, sempre più spesso quotate in borsa. 4.1 Criminalità. ", "Rispondere immediatamente con lo sciopero di massa, con lo sciopero generale!". Il processo doveva giustificare agli occhi della opinione pubblica mondiale le misure terroristiche dei fascisti, i loro crimini contro gli operai rivoluzionari, contro il marxismo e le libertà democratiche e convincere i capitalisti di tutto il mondo che gli hitleriani combattevano efficacemente contro il "comunismo mondiale", salvando l'Europa capitalista dal pericolo comunista. trascrizione a cura del CCDP Tutti i diritti riservati. Priva di sbocchi per le esportazioni (avendo perduto tutto l’impero coloniale a causa della sconfitta in guerra, che gli era costata la perdita di territori sia ovest che a est), e colpita da una paurosa inflazione – dovuta principalmente alla necessità di pagare i terribili costi di riparazioni della guerra – l’economia capitalista tedesca correva il serio rischio di tracollare, favorendo così la ripresa delle forze rivoluzionarie. La crisi economica nei paesi capitalisti negli anni 1929-1933. La ripresa produttiva degli Usa si ha già nel 1922, per la capacità di scaricare all’estero i costi della crisi e di rilanciare la domanda interna inventando la vendita rateale. Nel luglio 1932 il governo von Papen sciolse il Reichstag e fece dimettere un mese più tardi il governo socialdemocratico della Prussia. Già nell'agosto del 1930 il Comitato centrale del Partito comunista del la Germania aveva rilevato: "Il partito fascista è nemico del popolo; esso è un partito reazionario e antisocialista, che porterà allo sfruttamento e all'asservimento del popolo tedesco". Il fatto provocò smarrimento tra i dirigenti fascisti. Il 28 gennaio 1932, nell'appello "Agli operai della Germania, ai lavoratori della città e della campagna", il partito comunista dichiarava nuovamente che il compito più pressante era la realizzazione di un fronte unico operaio e invitava a lottare attivamente contro la riduzione dei salari, contro le leggi eccezionali, per il ristabilimento delle libertà democratiche, e chiamava a organizzare nelle aziende e nei rioni i gruppi di autodifesa armata per la resistenza alle bande terroristiche fasciste. I leaders di destra della socialdemocrazia però respinsero anche questa volta le proposte dei comunisti, giungendo ad accusarli di "provocazione" e dichiarando che avrebbero agito "legalmente". I riformisti avanzarono la parola d'ordine "Durante la crisi economica lo sciopero è un delitto", si rivolsero al governo Bruning perché intervenisse, e accettarono poi di trattare con il ministero del lavoro. Lo sciopero era guidato da un comitato centrale eletto dagli scioperanti, e nelle imprese operavano comitati di sciopero, picchetti di massa e gruppi di autodifesa operaia. I seguaci di Hitler chiedevano ormai apertamente il trapasso del potere nelle loro mani. Essa partì dagli Stati Uniti per poi diffondersi in Europa. Ai disoccupati promettevano il lavoro e l'aumento dei sussidi; agli operai un salario più elevato e il miglioramento delle condizioni di lavoro; ai piccoli contadini la liquidazione degli affitti, dei debiti e la concessione di sussidi; ai piccoli commercianti e agli artigiani la riduzione delle tasse, la concessione del credito a condizioni favorevoli; a chi era stato danneggiato dall'inflazione facevano sperare compensi finanziari; agli ex ufficiali promettevano la creazione di un nuovo esercito, che riconquistasse i territori perduti. cell. da Accademia delle Scienze dell'URSS, Storia universale vol IX, Teti Editore, Milano, 1975 Sotto la bandiera della lotta per una cultura nazionale tedesca essi si sforzavano di attirare dalla loro parte anche gli intellettuali, fra i quali negli anni della crisi si erano diffusi stati d'animo di disperazione e di pessimismo. Dinanzi ai forti movimenti sociali e alle spinte rivoluzionarie gli Stati uniti e i loro investitori ritirano i capitali investiti nelle economie dei paesi più deboli, in quanto usciti sconfitti dalla grande guerra: Ungheria, Austria e Germania, per paura di perderli in una possibile rivoluzione o come ricatto per prevenirla. Nell'autunno del 1932 il partito comunista riuscì a organizzare un vasto movimento proletario contro il fascismo e la reazione e contro le leggi eccezionali del governo von Papen. Essi sabotavano con tutti i mezzi qualunque manifestazione dell'iniziativa rivoluzionaria delle masse. Con gli 800 milioni di marchi-oro investiti e prestati dai capitalisti statunitensi, la crisi di sovrapproduzione fu ulteriormente rinviata. La crisi economica si rovesciò con tutto il suo peso sulle masse popolari. IL RAFFORZAMENTO DELLA MINACCIA FASCISTA Infine noi cesseremo la politica coloniale e commerciale del periodo d'anteguerra e passeremo alla politica territoriale del futuro". Col pretesto della lotta contro la crisi, il governo Bruning assegnò ai grossi industriali, ai banchieri e agli junkers alcuni miliardi di marchi sotto forma di sussidi e crediti e ridusse le imposizioni fiscali ai capitalisti. All'interno di questo "fronte" continuava la lotta dei partiti e dei gruppi, ma predominava l'influenza dei fascisti, che avevano saputo crearsi, a differenza dei loro partners, una base di massa. Così quando improvvisamente, consapevoli che la crisi di sovrapproduzione in Germania non poteva più essere rinviata, i grandi investitori statunitensi ritirarono quasi all’unisono i loro investimenti, l’economia dipendente tedesca non poteva che subire un nuovo tracollo, visto che il valore delle sue azioni prima artificiosamente lievitato precipitò ben al di sotto del valore reale. Il 23 giugno del 1933 anche il partito socialdemocratico venne proibito, i suoi membri, dichiarati elementi pericolosi per lo Stato, vennero rinchiusi a migliaia in carcere e nei campi di concentramento. Mancando carta moneta di grande taglio, le persone che ancora se lo potevano permettere, erano costrette a fare provviste con valigie cariche di carta moneta che ormai non valeva più del suo costo reale. I circoli governativi tergiversarono ancora per un certo tempo, tentando di trarsi fuori senza l'aiuto di Hitler dalla crisi economica e dal vicolo cieco nel quale essi stessi avevano condotto il paese. Dinanzi al crescere del costo della vita, aumenta sempre più il bisogno di cartamoneta, che si svaluta progressivamente, al punto che un kilo di burro in Germania arriva a costare 5.600 marchi, sostanzialmente l’equivalente in euro 5.000, che a quei tempi costituiva una cifra da capogiro. Difendendo gli interessi degli imprenditori, la commissione di arbitraggio appoggiò la proposta di una riduzione dei salari del 12,5%. I monopolisti presenti approvarono il programma reazionario di Hitler. Gli hitleriani raccolsero 17 milioni di voti, pari al 43,7% e quindi non raggiunsero la maggioranza assoluta al Reichstag. Nelle sue risoluzioni esso attirava l'attenzione sul peso insostenibile delle imposte dirette e indirette - di cui si chiedeva l'abolizione o la riduzione - e invitava a sviluppare ulteriormente la lotta nelle campagne e a creare dei comitati di contadini. Dinanzi a questo pressante compito storico dovevano essere accantonate tutte le considerazioni politiche, sindacali e religiose che disunivano le classi popolari. da Accademia delle Scienze dell'URSS, Storia universale vol IX, Teti Editore, Milano, 1975. trascrizione a cura del CCDP. Evidentemente solo i grandi investitori possono assoldare una squadra di esperti. Tale ripresa finisce con l’avere effetti benefici anche sui paesi capitalistici europei, che erano stati costretti a distruggere – in quanto più deboli – la maggior parte dei capitali e delle altre merci sovrapprodotte. Tutto sta ad avere le informazioni giuste in tempo per non rimanere con il cerino in mano al momento della grande esplosione che avvenne nella principale borsa, quella di Wall Street a New York nell’ottobre del 1929, in quello che rimarrà noto come il giovedì nero, quando il valore dei titoli azionari precipitò al di sotto dei valori reali e i piccoli e medi investitori scoprirono improvvisamente di aver perduto i risparmi di una vita. I fascisti avanzarono la candidatura di Hitler, il Partito nazionale popolare tedesco quella di Duesterberg. Lo strumento inflattivo è uno dei metodi più efficaci, consueti e rodati per scaricare i costi negativi della crisi sulle classi subalterne che vivono di un reddito fisso. concludendo un accordo sulla cessazione dello sciopero. 1 Il sorgere e lo sviluppo della crisi economica mondiale. Ma anche questa proposta venne respinta dai leaders della socialdemocrazia con il pretesto che Hitler era giunto al potere legalmente e che il proletariato non doveva "sprecare prima del tempo la carta dello sciopero generale". Confutando gli attacchi calunniosi del procuratore contro il movimento comunista in Germania, Dimitrov dichiarò nel suo intervento conclusivo: "È dimostrato che l'incendio del Reichstag è stato un pretesto, un preludio a una vasta e premeditata campagna sterminatrice contro la classe operaia e la sua avanguardia, il Partito comunista tedesco... Ai nazionalsocialisti era necessaria una manovra di diversione per distogliere l'attenzione dalle difficoltà all'interno dell'ambito nazionale e sventare il pericolo del fronte unico degli operai". I lavoratori cercavano di difendere i loro interessi vitali lottando contro l'oppressione del capitale monopolistico. I fascisti, dopo aver preso il potere, sciolsero immediatamente il Reichstag e fissarono per l'inizio di marzo del 1933 nuove elezioni. Il più grandioso fu quello dei minatori della Ruhr, al quale si associarono anche i minatori dell'Alta Slesia. Non essendo tuttavia sicuro di riuscire a ottenere la maggioranza al Reichstag, Hitler, immediatamente dopo l'assunzione della carica di cancelliere, in una seduta del gabinetto, cui parteciparono von Papen, von Neurath, Frick e Goring, propose di vibrare un colpo mortale al partito comunista. La persecuzione del partito comunista fu il preludio alla liquidazione della democrazia in generale. 328/4643900alberto.rizzo@notizieinunclick.com, tel. Dietro sua richiesta, il governo Bruning il 30 maggio presentò le dimissioni. La crisi, nei fatti già in preparazione da anni, esplode per i piccoli e medi risparmiatori e per i subalterni spinti a indebitarsi ben oltre le loro possibilità nel 1929. La crisi economica del 1929 ha giocato un ruolo importantissimo nella storia dell’economia mondiale. Come di consueto i costi negativi della crisi, oltre che sui subalterni, furono scaricati dagli Usa sui paesi capitalisti più deboli, che dipendevano dai loro prestiti e investimenti. Nel primo turno Thalmann ottenne circa 5 milioni di voti, Hindenburg 18 milioni 700 mila, Hitler 11 milioni 300.000, Duesterberg 2 milioni 600.000. Esse segnarono un ulteriore aumento dell'influenza del partito comunista, che raccolse circa 6 milioni di voti. Le banche americane e britanniche e i trust di questi paesi avevano investito miliardi di dollari nella ricostruzione del potenziale militare della Germania, con l'intenzione d'impegnarla nella lotta contro l'Unione Sovietica, e i grossi monopolisti americani come Morgan, Dupont, Rockefeller e altri avevano appoggiato per diversi anni il partito hitleriano. Nel 1930 vennero effettuati 366 scioperi con la partecipazione di 244.900 operai. Il nuovo gabinetto venne affidato a Franz von Papen, noto reazionario, strettamente legato alla "Reichswehr" e alle organizzazioni fasciste. Gli hitleriani svilupparono una rabbiosa propaganda il cui "leitmotiv" era la necessità, per la Germania, di conquistare "spazio vitale", di spartire di nuovo il mondo coloniale, di trasformare i popoli soggiogati in schiavi dei "signori" tedeschi. IL PASSAGGIO DEL POTERE Al FASCISTI Il nuovo governo fu formato da una coalizione di partiti borghesi con alla testa Heinrich Bruning, appartenente all'ala destra del Partito popolare cristiano democratico (il Centro) e strettamente legato ai monopoli tedeschi e al Vaticano. I gruppi più reazionari dell'economia, della burocrazia e della casta militare avevano, dopo tanto cercare, trovato in Adolf Hitler il loro "uomo forte". Così la borsa serve a trasferire i risparmi dei piccoli investitori – destinati al sacrificio tanto da essere definiti nel gergo della borsa il parco buoi (inconsapevolmente destinati al massimo di sfruttamento e poi al macello) – nelle mani dei grandi. In questa riunione Hitler dichiarò che fine principale del suo partito era l'instaurazione del "controllo totale" sopra la Germania, l'eliminazione di qualsiasi opposizione e la creazione di un forte esercito tedesco; egli affermò anche che le elezioni del 5 marzo dovevano essere le ultime nel corso del prossimo decennio e forse anche le ultime dei prossimi cento anni. Il capo del trust "Vereinigten Stahlwerke AG" Fritz Thyssen, già nel 1929, aveva organizzato a Dusseldorf un incontro fra Hitler e i più grossi industriali della Ruhr e finanziava largamente la campagna elettorale del partito nazista, che ricevette ingenti mezzi finanziari anche dalla "IG-Farben Industrie" da altri gruppi monopolistici. 6 La Francia (prossima pubblicazione) Infine, oltre alle classi medie e ai pensionati sono pesantemente colpiti anche i risparmi della piccola e media borghesia, che vedono presto svanire i risparmi di una vita, visto che la moneta è sempre più svalutata. Il governo dell'Unione Sovietica concesse la cittadinanza a Dimitrov, che poté così lasciare la Germania e riparare nell'Unione Sovietica. 3 Il protezionismo e la Grande depressione. 4 LA GERMANIA 9 I paesi dell'Europa Centrale e Sud Orientale (prossima pubblicazione), Il sorgere e lo sviluppo della crisi economica mondiale. La crisi del 1929 è la più grande, sino ad allora, nella storia del capitalismo, che del resto tende a provocare strutturalmente crisi sempre più ampie, in quanto per risolvere le precedenti si preparano le condizioni delle nuove crisi sempre più devastanti. Dopo le distruzioni della guerra l’economia dei paesi a capitalismo avanzato, prima bloccata dalla crisi di sovrapproduzione, riprende a crescere sfruttando la fase di ricostruzione, ultimata la quale già nel 1921 si ripresenta, nel paese più sviluppato in senso imperialista, la crisi di sovraccumulazione e di conseguenza una grande ondata di disoccupazione, in quanto le imprese più deboli falliscono e le più forti ne approfittano per ristrutturare e licenziare, sfruttando la debolezza dei sindacati, a causa della creazione di un crescente esercito industriale di riserva, in assenza di un partito comunista in grado di incidere. Il coraggioso comportamento di Dimitrov al processo di Lipsia impresse nuovo slancio a milioni di lavoratori di tutto il mondo nella lotta per organizzare un fronte popolare antifascista. Nel luglio dello stesso anno scioperarono 40.000 metallurgici e fonditori della regione Reno-Vestfalia; nell'ottobre 130.000 metallurgici di Berlino. 2.1 Cause pregresse. A essere colpiti sono innanzitutto i pensionati e i sottoproletari, che non hanno strumenti di difesa dal punto di vista sociale, in secondo luogo i ceti medi poco organizzati e abituati a mettere in campo forme di lotta in grado di incedere. Negli ultimi tre mesi del 1932 vennero attuati nel paese circa 1100 scioperi, una parte dei quali a carattere politico. Egli dichiarò: "Ora possiamo pensare a questo, proibire il partito comunista, annullare i suoi mandati in parlamento e in tal modo ottenere la maggioranza al Reichstag". Hai bisogno di aiuto in Storia Contemporanea? I leaders di destra della socialdemocrazia rifiutarono anche in questa occasione la proposta dei comunisti, sabotando l'azione comune antifascista della classe operaia. Il 27 febbraio Thalmann, in una lettera aperta a tutti gli operai social-democratici e ai membri dei sindacati, li chiamò alla formazione di un fronte unitario: "Se noi combatteremo assieme - diceva in questa lettera - saremo invincibili". Ma i fascisti s'ingannavano. Grande ampiezza assunse lo sciopero dei minatori di Mansfeld, iniziato nel giugno del 1930, per protesta contro il progetto di ridurre il salario del 15%. Il governo, gli imprenditori e i leaders di destra della socialdemocrazia fecero di tutto per far fallire lo sciopero. La crisi economica nei paesi capitalisti negli anni 1929-1933 Sfruttando il grave misfatto come pretesto, gli hitleriani effettuarono arresti in massa di antifascisti sulla base di elenchi preparati in precedenza. La conferenza formò il cosiddetto "fronte di Harzburg", a nome del quale Hitler e Hugenberg chiesero le dimissioni del governo Bruning e del governo prussiano, guidato dal socialdemocratico O. Braun. La presa del potere da parte degli hitleriani non era però una prova della forza della borghesia tedesca; al contrario, essa denunciava la sua debolezza. Non essendosi il governo von Papen dimostrato capace di liquidare il movimento rivoluzionario, molti monopolisti e junkers incominciarono a chiedere l'immediata instaurazione della dittatura fascista. I più grossolani abusi e oltraggi all'uomo vennero elevati a legge, il crimine ad atto di valore, le fucilazioni e gli assassini a gesta eroiche. Nella situazione venutasi a creare, il partito comunista si rivolse alla direzione del partito socialdemocratico proponendo di attuare uno sciopero generale di protesta. Questi decreti dettero la possibilità agli imprenditori di ridurre ai loro operai il salario, che in tal modo diminuì, rispetto al 1929, di quasi due volte. Nel settembre del 1933 gli hitleriani organizzarono a Lipsia un processo provocatorio per l'incendio del Reichstag e incriminarono come principale accusato il comunista bulgaro emigrato in Germania Georgi Dimitrov. I comunisti continuarono coraggiosamente la lotta contro il fascismo cercando di raggiungere l'unità d'azione di tutti i lavoratori indipendentemente dalla loro appartenenza a partiti e a sindacati. Inoltre, questo consueto scaricare i costi negativi della crisi sui più deboli, diviene una potente arma di ricatto nella mani, in questo caso, degli Stati uniti. 4 Conseguenze sociali e politiche. Era giunto il momento più oscuro e più grave nella storia del popolo tedesco. Le tre economie di questi paesi vengono letteralmente travolte da una spaventosa ondata inflazionistica, in quanto gli Stati stampano sempre più carta moneta per pagare il crescente debito pubblico e gli immensi debiti di guerra. Si rafforzava intanto anche il movimento dei salariati agricoli. In novembre si tennero le nuove elezioni legislative. A Londra venne organizzato un "controprocesso", che sulla base di testimonianze inconfutabili dimostrò che il Reichstag era stato incendiato dagli hitleriani. La situazione del paese diventava sempre più rovente: 1'11 ottobre 1931, nella città di Harzburg (vicino a Braunschweig) si riunirono i rappresentanti dei partiti e delle organizzazioni reazionarie: il Partito popolare nazionale tedesco, l'associazione degli "Elmi d'acciaio", l'Unione della terra tedesca, l'Alleanza dei vecchi tedeschi, numerosi rappresentanti della cricca militare, del capitale finanziario e del grande commercio. Fermeremo l'avanzata dei tedeschi sia verso sud che verso l'Europa occidentale e rivolgeremo lo sguardo alle terre d'Oriente. La strada al fascismo avrebbe potuto essere sbarrata soltanto da azioni unitarie e decise di tutte le forze progressiste amanti della pace. Al solito gli Stati più avanzati, in cui per prima si manifesta la crisi, tendono a scaricarla all’interno sui subalterni, all’esterno sui paesi capitalisti o da essi dipendenti maggiormente deboli. Allo scopo di battere il partito comunista, i nazisti organizzarono un'inaudita provocazione: nella notte del 27 febbraio essi incendiarono l'edificio del Reichstag, accusando del misfatto i comunisti. Inoltre anche i prestiti sempre più rischiosi delle banche a subalterni statunitensi, sempre meno in grado di ripagarli, anche perché sempre più indebitati con gli acquisti a rate, illusi di poter mantenere lo stile di vita precedente, non potevano che portare questi ultimi all’impossibilità di continuare a pagare gli interessi su debiti, che divenivano sempre più inesigibili. I piani aggressivi della Germania fascista favorirono in una vera e propria reazione a catena il rafforzamento delle tendenze militariste anche in altri paesi capitalisti. In tal modo aumenta la quota di capitale fisso, investito in macchine e materie prime, che tendono in media a riprodurre il loro costo, diminuendo di conseguenza la quota percentuale investita in capitale variabile, ovvero nell’unica merce, la forza-lavoro, in grado di produrre regolarmente e sensibilmente più di quanto è costata. 1 Il sorgere e lo sviluppo della crisi economica mondiale Per evitare ciò, gli Stati uniti – interessati a investire all’estero – finanziano la Germania con il piano Dawes del 1924. Nonostante il terrore fascista, il 5 marzo 1933 circa 5 milioni di elettori votarono per i comunisti e più di 7 milioni per i socialdemocratici. La crisi economica mondiale inasprì al massimo in Germania le contraddizioni sociali e politiche, che raggiunsero il punto culminante verso la metà del 1932. Registro degli Operatori della Comunicazione. Lo sciopero però non fu coronato da successo. 10404470014. I1 17 novembre von Papen rassegnò le dimissioni. Fin dai primi giorni della conquista del potere i nazisti introdussero nella pratica quotidiana gli arresti in massa, la tortura, l'assassinio. Perciò i capitalisti per battere la concorrenza, in un mercato pagante che tende a restringersi, saranno spinti ad accentuare sempre più l’innovazione tecnologica. fonte  https://www.lacittafutura.it/unigramsci/la-grande-crisi-economica-del-1929, In modelli animali non sono stati registrati gravi effetti collaterali, Banche, oligopoli e monopoli del petrolio, del gas e del, L’economia italiana sta rallentando e il 2019 si chiuderà con, Con 335 voti favorevoli (tra cui, ovviamente, quelli del M5S), L’Unione europea dovrà continuare ad applicare una politica di sostegno, L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato a. Inserendo la tua email, accetti le nostre Condizioni d’uso e le Norme sulla privacy. Agli attacchi briganteschi delle squadracce naziste i comunisti opposero una resistenza organizzata, alla quale parteciparono anche molti socialdemocratici e lavoratori senza partito. Appunto di Storia contemporanea sulla crisi economica del 1929, la situazione negli Stati Uniti e la soluzione: il New D... Appunto di Storia con sintesi approfondita delle condizioni degli Stati uniti dopo il primo dopoguerra ovvero del beness... Appunto di storia contemporanea con breve riassunto delle vicende americane a cavallo tra le due guerre mondiali, Recensione di 31E315Ce47983114F236D0844Dc18Fed403F28A8 - 19-08-2016, Effettua il login o registrati per lasciare una recensione, Skuola.net News è una testata giornalistica iscritta al
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