Tale principio è Dio stesso, dotato delle seguenti caratteristiche: La logica, intesa come scienza filosofica speciale, è lo strumento ('òrganon') che deve rendere possibili «ragionamenti corretti» in tutti gli ambiti scientifici. Aristotle Metaphysics, a revised text with introduction and commentary by W.D. Come le altre opere del corpus aristotelicum a noi pervenute, la Metafisica è uno scritto di scuola destinato all’attività didattica e alla ricerca, ma non alla pubblicazione. In altre parole, studia ciò che, a prescindere dalle loro differenze, fa sì che possiamo dire che “sono”, cioè che esistono. Aristotele esamina tre possibili candidati al ruolo di “sostanza”: la forma, la materia e il sinolo, cioè il composto di materia e forma di cui sono costituite le sostanze sensibili. Come ricordato, Aristotele denomina la “scienza cercata” (epizetoumene episteme), che è l’oggetto di indagine della Metafisica, come “sapienza” (sophia) a indicarne lo statuto sommo (per esempio nei primi capitoli del libro I) oppure come “filosofia prima” (prote philosophia), perché essa si colloca, secondo la classificazione proposta nel cap. Dio è il primo motore immobile che fa partire tutto il movimento dell’universo. Si dice sostanza ciascuna delle cose che si possa indicare come “questo qui”, puntando l’indice contro qualcosa di concreto e individuale. 1 del libro IV: “C’è una scienza che considera l’ente in quanto ente e le proprietà che gli competono in quanto tale”. Alla morte di Alessandro Magno (323) fu costretto a fuggire da Atene a causa delle sue simpatie per il sovrano macedone. Proprio questo subentrare alla fisica nel ruolo di scienza delle cause prime fa della filosofia prima, oltre che la scienza del sovrasensibile, anche la scienza della totalità del reale, poiché le cause prime, se sono veramente tali, devono essere cause della totalità (seguo su questo punto la felice spiegazione di Enrico Berti). Cosa è allora “sostanza”? Vediamole in una sequenza sintetica. var EUCookieLawHTMLFragments = EUCookieLawHTMLFragments || []; Altrimenti ti verrà richiesto di nuovo all’apertura di una nuova finestra del browser o di una nuova scheda. Mappa concettuale su Aristotele - prima parte, Scarica qui la seconda parte della mappa concettuale su Aristotele, SCARICA QUI: Una simile tesi troverebbe fra l’altro un appoggio significativo nel 1 cap. Poiché non si può risalire all’infinito nella serie delle cause, occorre pervenire a una causa prima che sia a fondamento – ontologico e gnoseologico – dell’intera serie. Guida per principianti. Atto e Potenza. Per motivi di sicurezza non siamo in grado di mostrare o modificare i cookie di altri domini. Utilizziamo i cookie per assicurarti la migliore esperienza su questo sito. La nozione di “essere” presa semplicemente (cioè “per sé”), infatti, non ha uno solo, ma molti significati, sicché con l’espressione “ente in quanto ente” non si allude soltanto a ciò che gli enti hanno in comune, ma a tutti i loro aspetti, sia quelli che essi hanno in comune, sia quelli in virtù dei quali essi si distinguono l’uno dall’altro. Oggetto della nostra ricerca sono i princìpi e le cause degli esseri, San Tommaso: riassunto. Aristotele (scarica qui la mappa concettuale: prima parte e seconda parte) nacque a Stagira nel 384.. Nel 367 si trasferì ad Atene e iniziò a frequentare l’Accademia di Platone. Ma la fortuna del titolo risiede nella sua capacità di descrivere l’argomento dei testi a cui si riferisce: i libri della Metafisica riguardano ciò che è ‘dopo (e oltre) la fisica’ – cioè al di là degli oggetti di cui abbiamo esperienza quotidiana – in due sensi diversi: La definizione più ampia che si può dare della Metafisica è quella di scienza che studia l’essere in quanto essere. Verifica dell'e-mail non riuscita. Riprova. Ma questo criterio è stato, giustamente, messo in dubbio: intanto è difficile stabilire cosa sia propriamente platonico e cosa no, e dunque cosa attribuire a un “platonismo” dell’Aristotele giovane e cosa a un “aristotelismo” dell’Aristotele maturo; inoltre, si tratta di un criterio fortemente interpretativo e privo, pertanto, di requisiti oggettivi. Puro pensiero di sé, esso è pensiero di pensiero (noesis noeseos), eternamente in atto e caratterizzato pertanto da una condizione eternamente felice, in quanto consistente nella più alta delle attività possibili, il pensiero, alla quale agli uomini è possibile accedere solo temporaneamente e a tratti. Questa definizione è contenuta principalmente nel I e nel II libro della Metafisica e dà forma a un primo possibile svolgimento della filosofia prima in quanto protologia, cioè “scienza delle cose prime”. Questa ipotesi, tuttavia, non spiega perché Andronico abbia collocato la Metafisica proprio subito dopo le opere di fisica. Introduzione alla lettura, Carocci, Roma 2007. Abbandonata la scuola platonica nel 342 divenne precettore del figlio del re Filippo, il futuro Alessandro Magno. Il termine “metafisica” (metà ta physikà) indica quella parte della filosofia che indaga la realtà oltre l’apparenza dei sensi, ed Aristotele la chiamava “filosofia prima”. Metodi di lievitazione: Biga, Poolish, Pasta di riporto. Questi cookie sono strettamente necessari per fornirvi i servizi disponibili attraverso il nostro sito web e per utilizzare alcune delle sue caratteristiche. Non conosciamo il vero se non conosciamo la causa. ( Chiudi sessione /  Aristotele adopera piuttosto, per indicare la scienza in questione, i termini “sapienza” (sophia), “filosofia prima” (prote philosophia), in opposizione alla fisica, designata come “filosofia seconda”, e “scienza cercata” (epizetoumene episteme). Esso è inoltre descritto come ‘pensiero di pensiero’: infatti, essendo perfetto, esso dovrà svolgere infatti l’attività più elevata, che per Aristotele consiste appunto nel pensiero; dovendo, inoltre, pensare ciò che è più elevato, il motore immobile non potrà pensare qualcuna delle cose che gli sono inferiori, ma potrà pensare solo sé stesso. La materia manifesta così soltanto un carattere della sostanzialità, perché, in quanto funge da sostrato, è in sé e non in altro, ma non quello della determinatezza e dell’attualità, poiché, se non ci fosse la forma, la materia sarebbe puramente indeterminata e in una condizione semplicemente potenziale. Questa teoria potrebbe forse apparire banale se non venisse letta non solo come il pensiero originale di Aristotele, ma anche come reazione polemica alle teorie dei filosofi precedenti. Vi sono quattro risposte alla domanda sul perché: la causa materiale rintraccia la materia di cui un ente è composto, la causa formale la struttura che quell’ente possiede, che coincide con la sua essenza e con la sua definizione; la causa efficiente il principio da cui quell’ente si origina; la causa finale lo scopo per cui quell’ente esiste. Enter your email address to follow this blog and receive notifications of new posts by email. Lo stesso vale per gli esseri viventi, che sono fatti di carne e ossa (=materia) ma sono organizzati in maniera tale che possano svolgere certe funzioni, come vedere, camminare, ricordare e così via (=forma). Più in generale, la potenza è la possibilità che una certa materia (la carne e le ossa del bambino) assuma una certa forma (quella di uomo adulto, e poi anziano). Essendo perfetto, esso è autosuffiiente e pensa solo a se stesso. Definizioni di Metafisica di Aristotele. L’ente in quanto ente non è perciò un qualche univoco ente generalissimo, un principio primo e assoluto di qualche genere o forma, ma è l’ente inteso per e con tutto ciò che gli si riferisce necessariamente in molteplici modi. C.F. Questa definizione è soprattutto caratteristica del libro XII della Metafisica. Si distinguono così causa materiale, formale, efficiente e finale. In conclusione, poiché i significati dell’essere presuppongono un’articolazione in categorie e poiché ciascuna delle categorie dipende dalla prima di esse, la sostanza, la filosofia prima è primariamente scienza dell’essere in quanto sostanza; d’altro canto, poiché ogni scienza è scienza di un genere, la scienza dell’ente in quanto ente è tale ed è universale solo nella misura in cui l’essere, che non è un genere, è considerato in riferimento a un determinato principio unitario, che è, ancora una volta, la sostanza. Platone aveva individuato nell’idea (o forma) l’elemento stabile che rimane identico durante i cambiamenti, ma la sua teoria è rifiutata da Aristotele per le ragioni che abbiamo già visto. In un primo momento viene proposta agli studenti la mappa concettuale del pensiero di Aristotele. LA METAFISICA Materia sostanza in senso improprio Sinolo sostanza in senso proprio Forma sostanza per eccellenza Sostanza MAPPA 4. Perciò, poiché il motore immobile è pensiero, e poiché l’oggetto del suo pensiero è sé stesso (=pensiero), esso si può descrivere come ‘pensiero di pensiero’. di Dio e la sostanza immobile. Ariosto” di Ferrara, propone il resoconto dettagliato di una esperienza didattica basata sulle mappe concettuali. Fare clic per attivare/disattivare il monitoraggio di Google Analytics. La Metafisica di Aristotele: analisi e concetti fondamentali di una delle opere più importanti dell'autore greco e della filosofia intera Se ne deve concludere che dei due candidati rimasti a ricoprire il ruolo di sostanza, la forma e il sinolo, alla prima spetta il primato della sostanzialità, in quanto causa e principio del sinolo, che da essa è perciò causato e principiato. Dal punto di vista delle varie forme politiche, Aristotele distingue tre tipi di governo: Quando il potere non è esercitato per la comune utilità si ha la degenerazione delle tre forme di governo, rispettivamente, in. Tutto ciò che esiste ma non è sostanza, è tuttavia comprensibile solo in relazione alla sostanza: in particolare, quelli che Aristotele chiama ‘accidenti’ – ossia gli attributi come bianco, grande; e i predicati come essere padre di, correre, stare seduto e così via – non possono esistere se non sono riferiti ad una sostanza specifica. Per Aristotele ogni sostanza individuale, nel mondo sensibile, è composta di forma e materia: la statua è fatta di bronzo o marmo (=materia) ma ha anche una determinata struttura (=forma); lo stesso marmo può essere impiegato per raffigurare una dea oppure un pugile, e anche se restasse un blocco inutilizzato avrebbe comunque una certa forma. La nascita dell'empirismo e il saggio sull'intelletto umano, Di tutte le categorie la più importante è la. Scienze teoretiche (quelle che riguardano le «cause e principi primi»), Scienze pratiche (quelle che riguardano l'agire umano, pràxis), Scienze poietiche (sono dirette alla conoscenza tecnica di come produrre qualcosa). La ricerca delle cause prime parte dall’ambito della scienza fisica, nel quale Aristotele individua innanzitutto i diversi generi di causa operanti: si tratta delle ben note quattro cause, formale, materiale, efficiente, finale, che esauriscono a suo avviso le diverse dimensioni causali ed esplicative di un ente o di un fenomeno, del quale possono essere appunto indagate la costituzione o disposizione strutturale (forma), l’aspetto materiale (materia), l’agente o movente a partire da cui è stato generato (motore) e la condizione di piena realizzazione verso cui tende (fine). Log in, Apri un sito e guadagna con Altervista - Disclaimer - Segnala abuso - Notifiche Push - Privacy Policy - Personalizza tracciamento pubblicitario. Ma non pochi studiosi, fra i quali spicca Enrico Berti, hanno di recente addotto valide ragioni per supporre che anche una forma di causalità propriamente efficiente debba essere attribuita al primo motore immobile. Fare clic per attivare/disattivare _gid - Cookie di Google Analytics. Per Aristotele, si può dire di conoscere una qualsiasi cosa quando conosciamo le sue cause, cioè quando sappiamo perché quella cosa esiste e perché esiste così come è. La Metafisica è la scienza che studia l’essere in quanto essere, cioè l’insieme delle cose che esistono nella realtà, nei loro aspetti comuni. Aristotele dimostra così l’esistenza di un certo numero di sostanze immateriali, immobili ed eterne, che hanno il compito di giustificare il movimento altrettanto eterno dei corpi celesti, fino a risalire, con una spiegazione assai articolata e complessa che è impossibile riproporre qui, all’indicazione di un primo motore immobile, principio ultimo e causa di ogni movimento. ( Chiudi sessione /  Vi forniamo un elenco dei cookie memorizzati sul vostro computer nel nostro dominio in modo che possiate controllare cosa abbiamo memorizzato. Abbiamo detto che secondo Aristotele i Presocratici sbagliano perché considerano solo la materia, e Platone sbaglia perché considera anche la forma, ma la pone in un mondo altro da quello dove si trova la materia. Controlla per abilitare l’oscuramento permanente della barra dei messaggi e rifiuta tutti i cookie se non accetti l'opzione. E. Berti (a cura di), Guida ad Aristotele, Laterza, Roma 20125. Aristotele, Metafisica Francesco Fronterotta. Si rifugiò in Calcide, e lì morì di malattia nel 322. Uno stesso predicato non si affermare e negare contemporaneamente riguardo allo stesso soggetto. l'aristocrazia (potere dei pochi, i «migliori»), la 'politèia', che oggi chiameremmo democrazia. Nel proseguire nella sua consultazione, confermi di esserne consapevole e presti il tuo consenso a tal fine. Si tratta perciò di capire quali siano queste cause prime; ma poiché non per tutti gli enti risultano operanti i quattro generi di cause considerati (le sostanze immobili, per esempio, non hanno cause motrici e materiali), il discorso esige di formulare un’ulteriore definizione di “filosofia prima”. Per esempio, in un oggetto artificiale come una statua: causa materiale è il marmo; causa formale è la struttura che viene data al marmo, che coincide anche con la maniera in cui definiamo l’oggetto finito (per esempio ‘la statua di Atena’), ovvero, in termini aristotelici, l’essenza e la definizione; causa efficiente è la mano e lo scalpello dell’artista che imprime la forma alla materia; causa finale è lo scopo per cui l’artista scolpisce la statua, per esempio quello di onorare la dea. Ma Aristotele sostiene che il movimento e il tempo siano certamente eterni; ora, se ciò è vero, bisognerà ammettere almeno l’eternità di una sostanza che del movimento eterno sia soggetto e non può che trattarsi ai suoi occhi che della sostanza dei corpi celesti. Abbiamo bisogno di 2 cookie per memorizzare questa impostazione. Aristotele definisce la metafisica scienza: delle cause e dei principi primi. Aristotele vi conduce un esame dei diversi tipi di sostanza, giungendo ad ammetterne tre: le sostanze sensibili corruttibili, che coincidono con gli enti terreni composti di materia e forma; le sostanze sensibili eterne, che coincidono con i corpi celesti composti anch’essi di materia e forma, ma incorruttibili; e le sostanze non sensibili, che sono immobili ed eterne e, scevre di materia, consistono di pura forma: di queste ultime si occupa la filosofia prima. Kant sostiene la necessità di comprendere Platone meglio di quanto questi non comprendesse se stesso: in certa misura tale norma può essere estesa all’intero mondo greco, pur nella consapevolezza che abbiamo perso il contatto con la … Mi limiterò in proposito a ricordare d’altro canto che il registro “teologico” è normalmente introdotto da Aristotele, nella Metafisica, per alludere a quei “proto-pensatori”, come gli antichi poeti, che si sono espressi in forma soltanto mitologica e piuttosto confusa intorno alla realtà naturale e alla sua genesi; mentre i non numerosi riferimenti ai tratti “teologici” della filosofia prima, del resto mai concepita espressamente come “teologia”, bensì al più come “teologica”, cioè che attiene in qualche misura e in qualche senso alla dimensione del divino, possono forse essere spiegati ricorrendo all’ambito concettuale e culturale diffuso di una concezione del divino che Aristotele pare introdurre piuttosto come “paradigma” della perfezione e della supremazia dell’oggetto della filosofia prima che non per suggerire un’identificazione di quest’ultimo con un dio o perfino con Dio. I temi affrontati nei suoi scritti riflettono la divisione delle scienze che egli propone: scienze teoretiche, pratiche, produttive. I del libro VI, al vertice delle scienze: Aristotele distingue infatti qui fra scienze poietiche, che hanno carattere produttivo (come la retorica e la poetica), scienze pratiche, che non hanno carattere produttivo, ma riguardano ciò che è contingente e non necessario, cioè che può essere diversamente da come è (come l’etica e la politica), e scienze teoretiche, che riguardano invece ciò che è necessario e non contingente, cioè ciò che non può essere diversamente da come è. Fra queste ultime si distinguono inoltre, in ordine ascendente, la matematica, che riguarda enti immobili ma che non sussistono se non come immanenti alla materia, la fisica, o filosofia seconda, che riguarda enti che non sussistono separatamente dalla materia e sono in movimento, e la filosofia prima, appunto, che non riceve altra denominazione qui, che riguarda enti che sussistono separatamente dalla materia e che sono inoltre immobili. Questa definizione è contenuta principalmente nel IV e nel VI libro della Metafisica e attraverso di essa vengono formulati gli assunti fondamentali dell’ontologia aristotelica, a partire dal celebre incipit del cap. Aristotele ricorre al principio di non contraddizione: Secondo il principio di non-contraddizione dunque, ogni essere ha una natura determinata che è impossibile negare, è questa, secondo Aristotele, la sostanza. Potremmo richiedere che i cookie siano attivi sul tuo dispositivo. personalizza per accettare solo cookie tecnici, Lo scopo del lavoro è quello di guadagnarsi il tempo libero. G. Reale, Guida alla lettura della Metafisica di Aristotele, Laterza, Roma 20115. Aristotele nacque a Stagìra nel 384 a. C.: il padre Nicomaco era medico alla corte di Macedonia. In base a questa tesi, il termine “metafisica” potrebbe risalire fino a Eudemo di Rodi (discepolo diretto, stretto collaboratore di Aristotele e primo editore della Metafisica, nonché dell’Etica Eudemia) e la posteriorità dei suoi contenuti rispetto a quelli della fisica dipenderebbe da ragioni didattico-filosofiche, in quanto cioè si occupa di oggetti meno noti per noi, rispetto alla fisica che si occupa degli enti sensibili e naturali, ma più noti in sé, e che possono essere avvicinati solo a partire da, e dunque in seguito a, oggetti a noi più vicini, appunto quelli sensibili e naturali di cui si occupa la fisica. Filosofia — Uno schema semplice ma chiaro sulle definizioni di metafisica di Aristotele Mappa concettuale su Aristotele. Edizioni Cosa sono i giudizi analitici a priori per Kant? In uno dei cataloghi delle opere di Aristotele, risalente al III secolo a.C., verrebbe menzionata, infatti, un’opera in dieci libri intitolata Metafisica (ciò ha indotto alcuni a supporre che quattro dei quattordici libri attuali, cioè il II, il V, l’XI e il XII, siano stati aggiunti in seguito). Per comprendere quali siano, in generale, gli argomenti affrontati, basta ricordare la suddivisione delle scienze operata da Aristotele stesso: le scienze teoretiche sono finalizzate a conoscere la realtà per il puro amore di conoscere e sono metafisica, fisica e matematica; le scienze pratiche hanno lo scopo di guidare le azioni sia del singolo essere umano (etica), sia degli esseri umani associati fra di loro (politica); le scienze produttive o poietiche sono dirette alla conoscenza tecnica di come produrre qualcosa (oggetti artistici ecc.). il genere “animale” si predica delle sue specie “uomo” e “cavallo”, ma non delle differenze fra queste, come “razionale” e “bipede”), mentre l’essere si predica tanto di tutti gli enti quanto delle loro differenze (che tutte, anch’esse, “sono”). Altra questione è quella della cronologia e della composizione dei diversi trattati che compongono l’opera. Va illustrato allora il primato della sostanza rispetto alle altre categorie: dapprima, la sua priorità logica, ovvero rispetto alla nozione e alla definizione; quindi, la sua priorità ontologica, per cui le altre categorie non possono esistere senza la sostanza. L’attenzione rivolta alla causa o alle cause di un certo ente, fenomeno o evento, dipende dal fatto che la vera conoscenza di qualcosa è possibile, secondo Aristotele, solo a patto di coglierne, oltre al “che” (to hoti), ossia ciò che la cosa è, anche il “perché” (to dioti), ossia ciò che spiega come e perché la cosa sia come è. Poiché questi fornitori possono raccogliere dati personali come il tuo indirizzo IP, ti permettiamo di bloccarli qui. Per esempio in una statua la causa formale è la struttura che viene data al marmo. L’espressione “ente in quanto ente” non si riferisce dunque a un particolare tipo di ente, che sarà oggetto di una scienza particolare, ma a tutti gli enti, anzi, a tutto l’essere in tutti gli enti, cioè a tutti gli enti e a tutto ciò che, tutti e ciascuno di essi, “sono”. In quale modo tale primo motore esplichi la sua funzione motrice è dibattuto: la tesi tradizionale gli attribuisce esclusivamente una forma di causalità finale, cui del resto il testo aristotelico allude in modo esplicito, qualificandolo come oggetto di intellezione e desiderio da parte di ciò che da esso dipende: “il cielo e la natura”, dice solennemente Aristotele, che dunque si muovono “per amore” del proprio fine e per raggiungerlo. © 2013-2020 by Filosofia in movimento Questo processo non può essere infinito: si deve perciò porre un primo motore immobile che muova senza essere mosso a sua volta da altro. L'articolo non è stato pubblicato, controlla gli indirizzi e-mail! Alla morte di Alessandro Magno, che aveva sottomesso le città greche, Aristotele, che era stato suo maestro, fuggì da Atene per il timore di essere ucciso. Come ha rilevato Enrico Berti, alla cui analisi mi attengo ancora pressoché letteralmente, la clausola “in quanto” significa qui “per sé” e dunque indica l’ente, appunto preso per sé, senza ulteriori qualificazioni e congiuntamente a tutte le sue proprietà e attributi. Non si può dire contemporaneamente «l'uomo è un animale ragionevole» e «l'uomo non è un animale ragionevole» poiché una di queste due affermazioni è necessariamente vera, mentre l'altra deve essere necessariamente falsa. In base a questa ricostruzione, Andronico stesso potrebbe aver coniato l’espressione “metafisica” per ragioni puramente redazionali, attribuendo questo titolo ai quattordici libri da lui raggruppati per il semplice fatto di essere collocati materialmente nella sequenza editoriale dopo (meta) le opere di fisica.
2020 la metafisica di aristotele mappa concettuale