Pur avendo una solida formazione filosofica e teologica (il che lo aiutava certamente), ciò che Giovanni ha scritto non è tanto il risultato di sistematiche ricerche in biblioteca quanto il frutto della propria esperienza ascetica e spirituale. dell'esperienza oscura della fede, la porta dell'incontro tra la creatura e il suo Creatore che tutto si è consegnato a lei nell'Eucaristia. I risultati spirituali furono brillanti grazie all’opera congiunta dei due santi riformatori. 1 Paolo Rucci Amore, morte e sacrificio di sé in Giovanni della Croce. Giovanni della Croce nacque nel 1542 a Fontiveros, nella Vecchia Castiglia. Proprio per la sua intelligenza e la serietà di vita, i superiori lo inviarono a Salamanca, nella famosa Università. „Nella sera sarai esaminato sull'amore. Tesi di laurea in Filosofia delle Religioni. Dal 1572 al 1577 fu anche confessore-governatore del monastero dell'Incarnazione di Avila. Un consiglio decisamente valido ancora oggi, per tutti. Per lui non si tratta tanto di lasciare o rinunciare a qualcosa ma di amare Qualcuno. Aforismi e citazioni poesie, frasi dagli scritti di San Giovanni della Croce, sacerdote e poeta spagnolo vissuto nel sedicesimo secolo, definito un maestro della fede per aver manifestato nella sua vita una spiccata inclinazione all’amore verso il prossimo, sostenuto nel suo operare da … Nel 1572, Teresa venne nominata priora del grande convento di Avila (non riformato), con 130 monache, alcune delle quali erano poco sante e molto turbolente. Non andava forse incontro all’Amore? Per Giovanni della Croce l’uomo è essenzialmente un essere in cammino, in perenne ricerca: di Dio naturalmente, essendo stato fatto da Lui e per Lui. Come attestano i suoi scritti, ascese attraverso la notte oscura dell’anima alla montagna di Dio, cercando una vita di interiore nascondimento in Cristo e lasciandosi ardere dalla fiamma dell’amore di Dio. Aggiunto/modificato il 2012-03-19. Vi era giunta attraverso un lungo travaglio vocazionale e spirituale e proprio in quegli anni stava lavorando con successo alla riforma delle Carmelitane. Gli lasciarono in mano solo il breviario. Piuttosto vuota e distacca del tutto il tuo spirito da quelle e camminerai sotto la divina luce, poiché Dio non è simile ad esse.“, „Chi cade da solo, solo resta nella sua caduta e tiene in poco conto la propria anima, poiché l'affida a sé solo.“, „Prendi Dio per sposo e amico con cui stare sempre; non peccherai, saprai amare e le cose necessarie ti andranno prosperamente.“, „Convinciti che non entrerai nel sapore e nella soavità di spirito, se non ti darai alla mortificazione di tutto ciò che desideri.“, „Il Padre pronunciò una parola, che fu suo Figlio e sempre la ripete in un eterno silenzio; perciò in silenzio essa deve essere ascoltata dall'anima.“, „L'anima che cammina nell'amore non annoia gli altri né stanca sé stessa.“, „Per innamorarsene, Dio non posa lo sguardo sulla grandezza dell'anima, ma sulla grandezza della sua umiltà.“, „Per riuscire ad essere tutto cercate di essere niente in niente.“, „Dio stima di più in te l'inclinazione all'aridità e alla sofferenza per amor suo, che tutte le meditazioni, le visioni e le consolazioni spirituali che tu possa avere.“, „Dobbiamo misurare le sofferenze in rapporto a noi, non in rapporto ad esse.“, „Dio umilia grandemente l'anima per innalzarla poi molto.“, „In uno slancio d'amore, | sostenuto dalla speranza, | sono salito in alto, | in alto, | là dove è il sospirato bene.“, „Ricordati che Dio regna solo nell'anima pacifica e disinteressata.“, „Un solo pensiero dell'uomo vale più del mondo intero, perciò Dio solo è degno di esso.“, „Fai un patto con la tua ragione di compiere quanto ella ti dice nel cammino di Dio: ciò presso di Lui ti varrà piú di tutte le opere che fai senza tale riflessione e di tutti i gusti spirituali che tu desideri.“, „Ci sono delle anime che, come alcuni animali, si rivoltano nel fango, ed altre che volano come gli uccelli i quali nell'aria si purificano e si puliscono.“, „L'uomo non sa né godere né soffrire bene, non comprendendo la differenza fra il bene e il male. E volle accanto a sé per la loro rieducazione spirituale proprio Giovanni della Croce: confessore e direttore spirituale delle monache. Numerosi sono i riconoscimenti avuti dai posteri. Giovanni, il terzogenito, rimase presto orfano: Caterina dopo aver ricevuto uno sdegnoso rifiuto di aiuto dai parenti del marito, cercò lavoro a Medina del Campo, importante centro commerciale. Impara ad amare Dio come Egli vuole essere amato e lascia il tuo modo di fare e di vedere.“, „Non ti mostrare alle creature, se nella tua anima desideri conservare chiara e semplice la faccia di Dio. Il loro matrimonio d’amore fu allietato dalla nascita di tre figli. Il padre, Gonzalo de Yepes, apparteneva ad una nobile e ricca famiglia di Toledo. I disordini interiori si manifestano in una sensazione di cecità, stanchezza, sporcizia o debolezza. GIOVANNI DELLA CROCE (A) PROLOGO Spiegazione delle strofe che trattano dell’esercizio d’amore tra l’anima e Cristo Sposo; vi si toccano e si spiegano alcuni punti ed effetti della preghiera, su richiesta della madre Anna di Gesù, priora delle Scalze di san Giuseppe a Granada, nell’anno 1584. Giovanni della Croce era finalmente libero di espletare il suo ministero con tutte le sue qualità di cui era dotato, influendo positivamente tutti: confratelli e monache Carmelitane (e molti laici) che lo conobbero o che lo ebbero come superiore o come confessore e direttore spirituale, negli anni seguenti fino alla morte. In una notte oscura, con ansie, in amori infiammata, Maestro di vita spirituale Prima cosa, e non è poco, è un Santo. E questi accettò. Cioè nelle mani di Dio Amore, per il quale era vissuto, aveva lavorato e sofferto, per quel Dio che lui aveva amato, predicato e cantato. in San Giovanni della Croce. San Giovanni della Croce Sacerdote e dottore della Chiesa. Non è possibile. In prigione a pane e acqua È interessante notare il perché di tutto questo. Patronato: Mistici, Teologi mistici, Poeti, Etimologia: Giovanni = il Signore è benefico, dono del Signore, dall'ebraico. Ma nello stesso tempo, erano cresciuti anche i rancori e l’opposizione di alcuni carmelitani non riformati, che remavano contro questa riforma. Ora, da essa arricchito e maturato, la proponeva agli altri, a noi. In special modo, con il tema della notte, S. Giovanni … A. Bellandi, Vicario Generale dell'Arcidiocesi di Firenze, già Preside della Facoltà La Chiesa cattolica lo ha definito Doctor Mysticus, mentre la Chiesa anglicana lo ricorda come un "Maestro della fede". Giovanni sapeva che anche nella notte della prigione Dio era nel suo cuore, presentissimo in ogni istante. Dicembre 1591Altri nomi: San Giovanni della Croce. Rimase orfano di padre e dovette trasferirsi con la mamma da un luogo all'altro, mentre portava avanti come poteva i suoi studi. Alla vigilia dell’Assunta del 1578, fuggì coraggiosamente dal carcere, rischiando seriamente la vita, qualora fosse stato preso. Ad una monaca che gli aveva scritto accennando alle difficoltà che egli aveva sofferto rispose: Egli afferma che se l’anima vuole il Tutto (Dio), deve impegnarsi a lasciare tutto e a voler essere niente: Giovanni della Croce, al secolo Juan de Yepes Álvarez , è stato un presbitero e poeta spagnolo, cofondatore dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi. Ordinato sacerdote nel 1567 dopo gli studi di filosofia e teologia fatti a Salamanca, lo stesso anno si incontrò con santa Teresa di Gesù, la quale da poco aveva ottenuto dal priore generale Rossi il permesso per la fondazione di due conventi di Carmelitani contemplativi (poi detti Scalzi), perchè fossero di aiuto alle monache da lei istituite. Giovanni nacque a Fontiveros non lontano da Avila nel 1542 in una famiglia ricca di amore ma povera di mezzi materiali. In una situazione che per molti versi e per molte persone poteva essere di collasso psico fisico e di naufragio spirituale, Giovanni della Croce (possiamo immaginare per un “input” dall’alto) compose, con materiale biblico, le più calde e trascinanti poesie d’amore, ricche di sentimenti, di immagini e di simboli. Autore: San Giovanni della Croce Editore: Edizioni Lilium , Roma Anno:1976 ISBN: -Categoria: Poesia ID titolo:78259082 "Poemas - Poesie" è in vendita da venerdì 13 novembre 2020 alle 12:06 in provincia di Perugia Note su "Poemas - Poesie": Testo originale a fronte, traduzione di Jole Galofaro, 95 p., f.to cm 17,5x10,5, copertina flessibile. Per giungere a possedere tutto, non volere possedere niente. Questo era molto importante per Teresa, perché gli uomini potevano legare la contemplazione del mistero di Dio alla missione. Ma mentre Teresa (che aveva protettori molto in alto, addirittura in Filippo II) non venne toccata, la cattiveria umana si scatenò contro il povero Giovanni. Il testo «La fonte que mana y corre» risale al 1578, probabilmente durante il periodo di carcere convenutale a Toledo, dal quale fuggì durante l'ottava dell'Assunta, rifugiandosi dalle Sorelle del locale Carmelo. dell'Assunta,  rifugiandosi dalle Sorelle del locale Carmelo. Discover interesting quotes and translate them. Egli invita a lasciare amori piccoli per un amore più grande anzi per l’Amore Totale che è Dio Trinità. corre (1578), Rielaborazione e musica di Chiara Vasciaveo. Ma non da Teresa (che protestò vigorosamente anche in alto, ma invano) e tanto meno da Dio. Innamoratosi di lei, la sposò, per amore e contro la dura volontà dei parenti, ricchi, che per questo lo diseredarono. E ben presto si fecero sentire, duramente e dolorosamente, attraverso un tragico intreccio fatto di incomprensioni, giochi di potere, dispute sulla giurisdizione religiosa, ambizioni personali mascherate da argomenti teologici e difficoltà di comunicazione (lettere in ritardo). Aveva 49 anni tutti spesi per Dio. Allora ci voleva qualcosa di più appropriato. E il miracolo avvenne. E dove non c’è amore, metta amore e ne riceverà amore”. Morì a 49 anni tra il 13 e il 14 dicembre 1591 a Ubeda. Belle frasi.Condividi la tua passione per le citazioni e frasi. Il testo «La fonte que mana y corre» risale al 1578, probabilmente durante il periodo di carcere convenutale a Toledo, dal quale fuggì durante l'ottava 1. Farsi nulla per Dio per essere tutto in Lui celebrazione Eucaristica. Giugno 1542Data di morte: 14. Nel 1568, Teresa finalmente riuscì a fondare il primo convento maschile, a Duruelo, presso Avila. Data di nascita: 24. Fu inviato anche al sud della Spagna, in Andalusia, dove il clima, la natura, l’assenza di contrasti e il successo della riforma di Teresa di Gesù (e sua) gli diedero il tempo e l’ispirazione per comporre la maggior parte delle opere di spiritualità, tanto da farne uno dei grandi maestri nella Chiesa. Ma non solo: è Dottore della Chiesa (Dottore Mistico), cioè Maestro riconosciuto nelle cose di Dio. ______________________________ 14 dicembre: Fontiveros, Spagna, c. 1540/2 - Ubeda, Spagna, 14 dicembre 1591. Vivendo in Dio e di Dio anche in quelle circostanze, egli attingeva così a Lui, fonte perenne di ogni novità e creatività, “anche se attorno era notte”. A Ubeda in Spagna riposò, infine, nel Signore. Per le sue poesie si è guadagnato un posto nella letteratura spagnola. Giovanni della Croce sul letto di morte, ai suoi confratelli che gli leggevano le preghiere dei moribondi, chiese qualcosa di più “allegro”: domandò espressamente qualche versetto del Cantico dei Cantici, un bellissimo e travolgente poema d’amore dell’Antico Testamento (che lui ben conosceva). Nascevano così i Carmelitani Scalzi. I primi anni da Opere, a cura di P. Ferdinando di S. Maria, OCD, Roma, 1963, citato in Innocenzo Alfredo Russo, San Pasquale Baylòn, Edizioni Apostolato Francescano, Napoli 1968. Qui Giovanni fece i suoi primi studi e nello stesso tempo accettò di fare dei piccoli lavori: fu così apprendista sarto, falegname, intagliatore e pittore. Durante il periodo penitenziale, come in uso nella legislazione religiosa del tempo, fra Giovanni fu spesso privo della Vari furono gli incarichi entro la riforma. L’amore tra loro era grande, ma anche la povertà. Giovanni della Croce, al secolo Juan de Yepes Álvarez , è stato un presbitero e poeta spagnolo, cofondatore dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi. Registra il tuo sito gratis su https://it.jimdo.com, Notte che m'hai guidato - S. Giovanni della Croce, Andrò in cerca della sposa - S. Giovanni della Croce, Così opera l'Amore - S. Giovanni della Croce, Fiamma d'amor viva - S. Giovanni della Croce, E sia per oggi - S. Teresa di Gesù Bambino, Figlia, se tu sapessi - S. Maria di Gesù Crocifisso, Trinità che adoro - S. Elisabetta della Trinità. Il momento della propria morte: quello delle scelte definitive, cioè della “crisi” finale, che fa paura a tutti. Sembra sia nato nel 1540, a Fontiveros (Avila, Spagna). Si tratta del passaggio doloroso e lungo tanto che può durare tutta la vita dall’uomo “vecchio” all’uomo “nuovo”, da quello “terreno” a quello “spirituale”, da quello mosso dall’egoismo (la carne) a quello sospinto e motivato dallo Spirito, di cui parla San Paolo: un morire per rinascere in Cristo. Infatti, due anni dopo, i Carmelitani Scalzi ottennero il riconoscimento da Roma, che significava autonomia. Relatore: Chiar.mo Prof. Adriano Fabris Candidato: Paolo Rucci Anno Accademico 2000/2001 . Anzi fu lei stessa a cucirgli il primo saio di lana grezza. Sembra sia nato nel 1540, a Fontiveros (Avila, Spagna). Fece anche l’infermiere, sempre amorevole con i malati: in questo modo si pagava gli studi che contemporaneamente faceva nel collegio dei Gesuiti. “Non pensi ad altro se non che tutto è disposto da Dio. Completata la formazione teologica e filosofica all'università di Salamanca, diventò amico e collaboratore di santa Teresa d'Avila, con la quale avviò una profonda riforma del ramo maschile dei carmelitani. Alcuni anni prima aveva scritto la poesia “Rompi la tela ormai al dolce incontro”. Per la prima volta edizione critica ed edizione in italiano moderno. La sua memoria è celebrata il 14 dicembre o il 24 novembre. Divorato dalla fame e dai pidocchi, consumato dalla febbre e dalla debolezza, dimenticato da tutti. Potevano lavorare cioè non solo alla propria santificazione nel chiuso del convento ma anche per quella degli altri. Questo sito è stato realizzato con Jimdo! Ma poco prima di essere ordinato sacerdote, ecco l’incontro provvidenziale con una affascinante monaca carmelitana di nome Teresa di Gesù, di quasi trent’anni più di lui. Con la notte dello spirito invece ci si affranca dalle false certezze e dai falsi assoluti della propria intelligenza, affidandosi così totalmente e liberamente a Dio, attraverso l’esercizio delle virtù teologali, quali la fede e la speranza in Cristo, e la carità verso Dio e il prossimo. Qui Giovanni non solo crebbe nella conoscenza della filosofia e teologia, ma intensificò anche la propria vita spirituale, fatta di preghiera, di lunghe ore di contemplazione davanti al tabernacolo e di ascesi pratica. 2 1. Nove mesi di prigione: a pane e acqua (e qualche sardina), con una sola tonaca che gli marciva addosso, con il supplemento di sofferenza (flagellazione) ogni venerdì nel refettorio davanti a tutti. Sì Dio non solo non lo aveva dimenticato, anzi era sempre stato con lui, con la sua grazia. La Fonte Da Giovanni della croce, La fonte que mana y corre (1578) Rielaborazione e musica di Chiara Vasciaveo Coro del Carmelo di Firenze. Giovanni della Croce non comprende (e scoraggia) quelli che “scalpitano tanto... che vorrebbero essere santi in un giorno”. Due tappe per crescere n. 60)“, „Tu non troverai quello che desideri o maggiormente brami, né per questa tua strada né per quella dell'alta contemplazione, ma in una grande umiltà e sottomissione di cuore.“, „Colui che vuole restare solo senza il sostegno di un maestro e di una guida, è come un albero solo e senza padrone in un campo, i cui frutti, per quanto abbondanti, verranno colti dai passanti e non giungeranno quindi alla maturità.“. This essay, in which Saint John of the Cross is only an emblematic reference, discusses the relation between mystical thought and poetry, with special reference to the contemporary poetic scene. Rimase orfano di padre e dovette trasferirsi con la mamma da un luogo all'altro, mentre portava avanti come poteva i … INTRODUZIONE. La fatica della salita del monte del Signore e la notte oscura delle difficoltà spirituali in questa aspra ascesa Giovanni le conosceva per esperienza. Ma non basta. di Fra Iacopo Iadarola ocd Il Santo Padre Giovanni della Croce non smette nei secoli di suscitare percorsi di santità e di poesia che, in fondo, sono due applicazioni di un medesimo Principio, quello di Dio poiētēs – “creatore”. Ecco che cosa era la morte per lui: un “dolce incontro” con Dio Amore. Da Giovanni della croce, La fonte que mana y Per giungere ad essere tutto, non volere che essere niente”. Naturalmente per Giovanni la parola più importante in questo discorso spirituale non è rinuncia ma amore. Allora come oggi. San Giovanni della Croce sostiene che per andare incontro a Dio (o meglio, per lasciarsi trovare da Lui) abbiamo bisogno di “tranquillizzare la casa”, ovvero di ordinare la persona. In quel periodo stava anche pensando di estendere la riforma al ramo maschile dell’Ordine. Fu in carcere che scrisse molte delle sue poesie. Teologica dell'Italia Centrale. Fu beatificato nel 1675 da Clemente X, proclamato santo da Benedetto XIII nel 1726 e dichiarato dottore della Chiesa da Pio XI nel 1926. Questo ritorno verso Dio egli lo immagina come la salita di una montagna, il Monte Carmelo, che rappresenta simbolicamente la vetta mistica, cioè Dio stesso nel suo amore e nella sua gloria. I suoi scritti vennero pubblicati per la prima volta nel 1618. Dopo la lettura Giovanni finì il cammino terreno pregando le parole “Nelle tue mani, Signore, affido, il mio spirito”. Il 28 novembre 1568 Giovanni fece parte del primo nucleo di riformati a Duruelo, cambiando il nome di Giovanni di San Mattia in quello di Giovanni della Croce. Per ordine superiore, sotto l’accusa di essere un frate ribelle e disobbediente, fu arrestato e incarcerato in un convento a Toledo. Questa era una donna dalla forte personalità arrivata ormai alla piena maturità spirituale. I suoi scritti vennero pubblicati per la prima volta nel 1618. È stato ed è un maestro di mistica perché fu lui stesso, nelle vicende gioiose e tristi della sua vita, un mistico. È stato riconosciuto come “il più santo dei poeti spagnoli, e il più poeta dei Santi”. A Medina, nel 1563, vestì l'abito dei Carmelitani. Le sofferenze inaudite di 9 mesi di carcere non furono vane. (SAN GIOVANNI DELLA CROCE, Opere, Poesie, Postulazione Generale dei Carmelitani scalzi, Roma, 1991.) Venne erroneamente incolpato e incarcerato per otto mesi per un incidente interno al monastero. È un grande maestro di spiritualità valido ancora oggi. Fu maltrattato, umiliato e segregato in un’angusta prigione, con poca luce e molto freddo. L’uomo dei sensi e quello totalmente prigioniero di un’unica prospettiva, quella terrena, difficilmente capirà le esigenze di Dio e del Vangelo. Unisciti a noi. Nei suoi viaggi d’affari incontrò Caterina, una tessitrice, orfana, povera e bella. Terminati brillantemente questi, nel 1563 entrò nell’Ordine Carmelitano: era ormai Fra Giovanni di San Mattia. Giovanni della Croce, al secolo Juan de Yepes Álvarez (in spagnolo: Juan de la Cruz; Fontiveros, 24 giugno 1542 – Úbeda, 14 dicembre 1591), è stato un presbitero e poeta spagnolo, cofondatore dell'Ordine dei Carmelitani Scalzi.. Gonzalo così diventò poverissimo, tanto che è Caterina stessa ad accoglierlo nella sua casetta, e ad insegnargli il mestiere di tessitore. Si sentiva portato alla vita contemplativa ed è per questo che stava meditando di cambiare Ordine ed entrare tra i Certosini. San Giovanni della Croce Sacerdote e dottore della Chiesa, Fontiveros, Spagna, c. 1540/2 - Ubeda, Spagna, 14 dicembre 1591. Giovanni (che da questo momento si chiamerà Giovanni della Croce) iniziava così una forma di vita religiosa, condividendo con Teresa l’ideale di riforma della vita carmelitana. Amore è la parola decisiva: amore di Dio per noi, amore della creatura per Dio, visto come risposta alla nostra ricerca di amore, fino a consumarsi nel Dio Amore (unione sponsale o mistica). Nell’immaginario collettivo la grandezza di un uomo viene misurata e ammirata non solo per come ha saputo vivere la propria avventura umana, ma anche per il modo in cui ha affrontato le ore del supremo transito dagli affanni della vita mortale “all’altra riva” quella di Dio. Prefazione di Mons. Teresa espose a Giovanni il proprio progetto di riforma e gli chiese nello stesso tempo di soprassedere alla decisione di cambiare ordine. Ha anche il merito di essere stato un valido collaboratore di Teresa d’Avila (anch’essa Santa e Dottore della Chiesa) nella Riforma Carmelitana. E' possibile che l'intenso desiderio di comunicarsi insieme al buio della piccola cella in cui era rinchiuso, gli offrirono i simboli centrali di questa poesia che fa Per arrivare alla meta che è l’unione d’amore trasformante con Dio (o santità cristiana) l’uomo deve affrontare con coraggio e pazienza le due fasi o tappe, della educazione dei sensi (notte dei sensi) e del rinnovamento del proprio spirito (notte dello spirito) ambedue esperienze misteriose e dolorose di spoliazione interiore. Tra i suoi scritti ricordiamo, oltre il già citato Cantico Spirituale in poesia, la Salita al Monte Carmelo e la Notte Oscura. Giovanni della Croce parla di rinunce, di lasciare tutto, di nulla (quali sono le cose rispetto a Dio), di salita, di notte oscura, tutta una terminologia che caratterizza la vita spirituale secondo lui come un lavoro (di auto correzione e autocontrollo nelle proprie azioni e decisioni), un impegno serio, una fatica dura, una ascesi costosa, graduale e continua... che non si può realizzare dall’oggi al domani. Con la notte dei sensi (attraverso un duro ed esigente impegno ascetico) l’anima si libera dall’attaccamento disordinato catturante e spiritualmente paralizzante delle cose sensibili, dal modo di giudicare e di scegliere basati sul proprio egoismo e sul proprio interesse immediato, sull’utilitarismo quotidiano nei rapporti interpersonali, sulle comodità di ogni genere e sull’abbondanza superba e gaudente. “Per giungere dove non sei, devi passare per dove non sei. Fu beatificato nel 1675 da Clemente X, proclamato santo da Benedetto XIII nel 1726 e dichiarato dottore della Chiesa da Pio XI nel 1926. E Giovanni della Croce si è consumato nell’amore per Dio Amore fino alla fine che arrivò il 14 dicembre 1591 in Andalusia, a Ubeda. Martirologio Romano: Memoria di san Giovanni della Croce, sacerdote dell’Ordine dei Carmelitani e dottore della Chiesa, che, su invito di santa Teresa di Gesù, fu il primo tra i frati ad aggregarsi alla riforma dell’Ordine, da lui sostenuta tra innumerevoli fatiche, opere e aspre tribolazioni. L’incontro con Teresa
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