Andamenti di questo tipo, con oscillazioni minime, si osservano in genere nelle fasi di stabilizzazione della curva epidemica, prima che i valori esprimano una tendenza definitiva. Informazioni per regioni e province fornite dal ministero della Salute. 2. Di fronte a un bilancio dei contagi e quello dei decessi in aumento, è abbastanza normale preoccuparsi. Arriviamo ora all’influenza e alla polmonite. È il Paese dove la crescita è maggiore: più 70%. Situazione che continua a incrementare la pressione sugli ospedali: +4.900 posti letto occupati in area medica nel periodo 10-16 novembre (32.536 totali alla sera del 16). Questo aumento dei decessi, in gergo statistico, viene definito «eccesso di mortalità». morti annui: 650.614 In Sicilia il 2 novembre è una festa con molti riti per i bambini. Spagna 663 decessi, Italia 586, Regno Unito 554, Paesi Bassi 524, Francia 482, Svezia 295, Svizzera 246, Non è possibile calcolare il numero reale di morti causati dalla pandemia perché non è aggiornato il registro con il numero totale dei decessi a marzo e aprile, News e ultime notizie oggi da Italia e Mondo, Un’elaborazione dell’Istituto per gli studi di Politica internazionale, Per la pubblicità: RCS MediaGroup S.p.A. Direzione Pubblicità. Secondo gli Indicatori Demografici ISTAT, nel 2019 sono morte in Italia 647.000 persone, ossia l’1,07% circa della popolazione residente che al 1° gennaio 2019 si stimava essere pari a 60.391.000. La variazione giornaliera indica l’andamento del contagio ), I dati italiani sono provinciali, i morti per regione. Ma, I dati sulle morti da Covid-19, che ci vengono comunicati quotidianamente dalla Protezione civile, si riferiscono solo ai pazienti con una diagnosi accertata, il numero dei morti di quest’anno con quelli degli anni precedenti, È ovvio che non tutti i decessi in eccesso possono essere considerati di sicuro morti da Covid-19. Tra ischemie, infarti, malattie del cuore e cerebrovascolari muoiono più di 230mila persone all’anno. In cima alla graduatoria in termini assoluti c’è il Regno Unito (meno 8.184), poi la Spagna (meno 7.326), quindi l’Italia (meno 5.547), i Paesi Bassi (meno 3.797), la Francia (meno 3.679), la Svizzera (meno 339) e la Svezia (298). Il governo belga, però, dice di essere più trasparente rispetto al resto d’Europa perché, dentro ai suoi 7.200 morti Covid dichiarati, include anche i sintomatici non testati e le morti sospette dentro le case di riposo, dove si sta consumando una silenziosa strage: quasi il 50% dei morti. Persone con tampone positivo da inizio epidemia. Il calo della popolazione si concentra soprattutto al Sud Italia (-6,3 per mille) e in misura minore nelle regioni del Centro (-2,2 per mille). Halloween, infatti, cade la notte a cavallo fra il 31 di ottobre e il 1° di novembre, mentre il Giorno dei Morti cade il giorno successivo, ovvero il 2 di novembre. In pratica per 100 persone morte sono nati solo 67 bambini (mentre 10 anni fa il rapporto era 100:96). Per avere un confronto attendibile ovviamente non sono paragonati i dati dell’ultimo minuto. Si possono vedere i ricoverati, i ricoverati gravi (in terapia intensiva) e chi è curato in isolamento domiciliare, Il numero di ricoveri giornalieri, quelli in terapia intensiva, le persone in isolamento domiciliare, la crescita percentuale giornaliera e il rapporto percentuale tra le singole voci, Posti occupati in rianimazione da pazienti covid per regione. Manca, insomma, all’appello una vittima su tre. Comprende chi è ancora malato, chi è guarito e chi è deceduto. Effetto COVID-19: in Italia 60 mila morti più nel 2020 (e calano le nascite). Fonte: dati ISTAT, 2017 *tot. Gli ormai noti dati Istat ci dicono che a livello italiano l’aumento in media è del 36% (ben sappiamo, però, che la più colpita è la Lombardia con incrementi che arrivano a decuplicarsi nei comuni della Bergamasca). Fonte: Areu, Il tasso di letalità è la percentuale di morti rispetto al totale di coloro che sono risultati positivi al tampone. A cura di Luca Salvioli e Biagio Simonetta, Persone con tampone positivo da inizio epidemia. Annota il ricercatore dell’Ispi Matteo Villa: «Qui capiamo, ancora, cosa manca per un approccio più sistematico alla Fase 2: riuscire a tener traccia delle persone decedute è cruciale per poter comprendere come stia procedendo realmente l’epidemia in ciascun Paese». Tutti i numeri del coronavirus in Italia: contagiati, morti, guariti e numero di tamponi. Nel 2019 abbia… Su questo sito vengono tra l’altro anche riportati i calendari annuali e i … Ecco di cosa si muore di più, Malattie del sistema nervoso/degli organi di senso (Parkinson, Alzheimer...), Malattie endocrine, nutrizionali e metaboliche (diabete), Cause esterne di traumatismo e avvelenamento (suicidi, omicidi, incidenti stradali…), Malattie del sistema osteomuscolare e del tessuto connettivo (es: artrite), Malattie del sangue e degli organi ematopoietici ed alcuni disturbi del sistema immunitari, Malattie della cute e del tessuto sottocutaneo, Malformazioni congenite ed anomalie cromosomiche, Condizioni morbose che hanno origine nel periodo perinatale, Complicazioni della gravidanza e del parto. Ne parleremo in modo più esteso nell’analisi settimanale: anticipiamo che il dato potrebbe indicare non tanto una stabilizzazione della curva, ma piuttosto una saturazione della nostra capacità di eseguire test rispetto alle reali esigenze indotte dallo sviluppo del contagio. Spagna 663 decessi, Italia 586, Regno Unito 554, Paesi Bassi 524, Francia 482, Svezia 295, Svizzera 246. Perché se non fossero corso ai ripari per impedire che ciò che è successo Lombardia avvenisse anche in tutte le altre regioni d’Italia, ora dei nostri morti si sarebbe perso il conto! La popolazione residente nel nostro Paese è in calo da 5 anni consecutivi (116mila in meno su base annua). >>, Commenti: Parole che riportano al giugno scorso, quando conversando con alcuni suoi sostenitori davanti al palazzo presidenziale si lasciò sfuggire la frase “Mi dispiace per tutti i morti, ma è la fine di tutti noi”. Ma perché questi dati non li pubblichiamo a caratteri cubitali per contrastare l’azione terroristica in atto? Viene indicata la variazione sul giorno precedente, la percentuale sulla popolazione, i morti, i guariti e il numero di tamponi. Anche se prendiamo questo numero per buono, restano fuori dal conto tutti gli altri. di Andrea Muratore, La nuova bomba ad orologeria nel cuore delle banche Dati totali e casi nuovi giorno per giorno, L’andamento giornaliero (nuovi casi, nuovi decessi, attualmente positivi e guariti) visualizzato in media mobile a 7 giorni, Come varia la crescita in termini percentuali dei casi totali giorno per giorno, Nei tre grafici sotto i nuovi casi di contagio giorno per giorno in rapporto al numero totale di tamponi giornalieri e in rapporto alle singole persone testate. La svolta di Letta e Sassoli sul debito pandemico e il Mes Non è possibile calcolare il numero reale di morti causati dalla pandemia perché non è aggiornato il registro con il numero totale dei decessi a marzo e aprile. Dati e formule scaricabili sotto i grafici, In data 17 novembre l’incremento nazionale dei casi è +2,66% (ieri +2,32%) con 1.238.072 contagiati totali, 457.798 dimissioni/guarigioni (+15.434) e 46.464 deceduti (+731); 733.810 infezioni in corso (+16.026). «Non è vero che l’Italia sottostima i decessi molto più degli altri Paesi europei — sottolinea Villa —. del Tribunale di Roma N. 84/2018 del 12/04/2018. " class="btnSearch">, Quanti morti in Italia ogni anno? LEGGI ANCHE: Brasile, Bolsonaro oscura i dati sul coronavirus: esplode la protesta. Stipendio e biografia del ministro della (...), Covid, Ordine dei Medici spinge per il lockdown: «invertire trend o si dovrà (...), Quanto guadagna Vincenzo De Luca? È ovvio che non tutti i decessi in eccesso possono essere considerati di sicuro morti da Covid-19. Variazioni rispetto al giorno precedente. Nella tabella il numero di contagi totali per paese, le vittime e il tasso di letalità (rapporto percentuale tra decessi e contagi certificati), Aggiornato al 17 NOVEMBRE 2020. Cerca nel sito: La Spagna conta 68.056 decessi contro i 39.981 dello stesso periodo negli anni precedenti. Dimentichiamoci, allora, per un attimo i bollettini quotidiani e guardiamo i morti registrati dalle anagrafi. I dati ISTAT ci dicono che su un totale di più di 53.000 morti a causa di malattie del sistema respiratorio nel 2017, 663 decessi sono dovuti a complicazioni da influenza (per lo più in soggetti dai 75 anni in poi) e 13.516 sono legati alla polmonite. Qui sotto, la percentuale rispetto al totale per fasce di età. La popolazione residente nella Penisola è in calo da 5 anni consecutivi (116mila in meno su base annua). (M.T.I. Segnali contrastanti dall’indice Rt, rilevato alla sera del 16 novembre con il metodo Kohlberg-Neyman: piccolo rimbalzo a livello nazionale a quota 1.17 (era 1.07 il giorno precedente). Giorno dei Morti 2021, Giorno dei Morti 2022 e oltre. I Paesi Bassi fanno registrare un più 50% (22.352 contro 14.895). Money.it srl a socio unico (Aut. In seconda posizione troviamo i tumori, che causano la morte di 180mila persone. Autorizzazione E dire che pure lui, a luglio, ha avuto il Covid-19. Prosegue il trend di riduzione per la sola città di Milano, arrivata la sera del 16 novembre a 0.88 da 0.91 del giorno precedente. Sempre ISTAT ci rivela poi che al 1° gennaio 2020 il numero di residenti in Italia è pari a 60.317.000. Comprende chi è ancora malato, chi è guarito e chi è deceduto. Per fare un passo in avanti occorre quantificare la distanza che c’è tra le vittime in più che si contano quest’anno e i morti che ci vengono comunicati tutti i giorni dalla Protezione civile e dalle autorità degli altri Paesi. Osservando gli Indicatori Demografici ISTAT relativi al 2019, al 1° gennaio 2020 il numero di residenti in Italia è pari a 60 milioni 317mila. La variazione giornaliera indica l’andamento del contagio Segue l’Italia con 78.757 decessi al 4 aprile contro 57.882. La variazione giornaliera indica l’andamento del contagio, Ospedali al collasso: nuove misure per evitare un secondo lockdown, Luoghi e comportamenti: ecco quali sono i superdiffusori del virus, Regioni e province: tutti i trend e i confronti, Lombardia, chiamate al 118 per motivi respiratori o infettivi. Nel 2019 abbiamo toccato il livello più basso di ricambio naturale dal 1918 e, secondo le statistiche, si è alzata anche l’età media degli italiani, che è di 45,7 anni. I numeri tengono conto delle morti in tutto il territorio nazionale e di tutte le età. Ricoverati con sintomi +538 (33.074); terapie intensive +120 (3.612). A Roma la tradizione voleva che il giorno dei morti si tenesse compagnia ad un defunto consumando un pasto vicino alla sua tomba.. Per il resto del mondo il dato è nazionale, I dati ragionati per interpretare l’epidemia in Italia e nel mondo. Money.it è una testata giornalistica a tema economico e finanziario. Complessivamente, la verità è che i dati comunicati sono sottostimati del 49%. Il terrorismo questo qua l’ha nel cervello! «Questa classifica è molto più realistica di quella che otterremmo utilizzando i soli numeri comunicati», riflette Villa. Sulla base degli ultimi dati ISTAT disponibili, estratti il 7 settembre 2020, possiamo quindi stilare una classifica di quelle che sono le più diffuse cause di decessi nel nostro Paese. In molti confondono la commemorazione dei defunti con Halloween, ma in realtà queste due ricorrenze sono dissimili fra di loro, benché cadano a distanza di pochi giorni l'una dall'altra. L’ordine nell’elenco è relativo al numero di contagi. ROC n.31425) - P. IVA: 13586361001, $('#search-input').focus()); Ma il numero è la spia più attendibile che possiamo avere sul reale tasso di incidenza dell’epidemia, La sottostima maggiore è dei Paesi Bassi (104%), a ruota il Regno Unito (93%), per milione di abitanti. Nel menu puoi selezionare il numero di Paesi da visualizzare, scala lineare o logaritmica, i contagi o i decessi, Partito in Cina, il virus si è allargato al resto del mondo. Dataroom di Milena Gabanelli sui morti Coronavirus in Europa rivela le bugie dei bollettini ufficiali e i dati reali. Le novità scientifiche e sanitarie per capire quando torneremo alla normalità. Per 647mila morti totali in Italia nel 2019, ci sono stati 435mila bambini nati vivi. In Lombardia, dopo il dato in rialzo del 15 novembre (1.13 da 1.09 del 14 novembre) l’indice ha invece segnato un nuovo ribasso: 1.07. La sottostima maggiore è dei Paesi Bassi (104%), a ruota il Regno Unito (93%), la Francia (41%), l’Italia (36%), la Svezia e la Spagna (35%) e la Svizzera (34%). Quanti morti in Italia ogni anno? Elaborati 208.458 tamponi (ieri 152.663); 32.191 positivi; rapporto positivi/tamponi 15,44% (ieri 17,91% ). di Andrea Muratore, Le torri al centro della partita europea del 5G Ma il numero è la spia più attendibile che possiamo avere sul reale tasso di incidenza dell’epidemia sulla popolazione, i cosidetti «effetti collaterali», che include appunto i decessi non da coronavirus, ma di pazienti che non sono riusciti a essere curati al meglio in un momento in cui gli ospedali sono stati travolti dai malati Covid-19. Stipendio e biografia del presidente (...). L'aggiornamento è l'ultimo disponibile da parte dell'Iss, Il valore Rt, l’indice di trasmissibilità dopo l’adozione di misure di lockdown, indica il numero di infezioni prodotte da una persona nell’arco del suo periodo infettivo, La diffusione dei coronavirus in Italia e nel resto d’Europa, Le curve vengono fatte partire dal giorno in cui è stato registrato il centesimo caso. In pratica per 100 persone morte sono nati solo 67 bambini (mentre 10 anni fa il rapporto era 100:96). Nell'ultimo, il dato sui tamponi in media mobile a 7 giorni e il peso dei tamponi che certificano la guarigione sul totale, L'ordine dipende dal numero di nuovi casi oppure, scegliendo il menu, dalla percentuale di positività al tampone o dal rapporto tra nuovi casi e popolazione regionale (dato ogni 100.000 abitanti), Dal menu si può scegliere una regione e guardare l’andamento complessivo e quello giorno per giorno di contagi, guarigioni, decessi e tamponi. Un numero ben oltre (+12,15%) il picco di 29.010 registrato lo scorso 4 aprile nella prima fase della pandemia. E che purtroppo è destinato a crescere fino a quando la curva epidemica non esprimerà un segno negativo, mantenendolo nel tempo. Anzi, è sorprendente constatare come siano più o meno tutti in linea tra il 30 e il 40%, tranne Paesi Bassi e Regno Unito che invece sono molto lontani dagli altri». Se per un attimo andiamo oltre le notizie apprese dai talk show, telegiornali, siti di informazione, blog e social network e consultiamo le statistiche ISTAT, scopriamo dati che offrono spunti molto interessanti. Ne esce la classifica dei Paesi con i bollettini meno affidabili. Il numero di casi totali nelle dieci province dove il coronavirus è più diffuso, I dati aggregati per regione. Per maggiori dettagli si può consultare qui la tabella ufficiale. Le statistiche sulle cause di morte costituiscono la principale fonte statistica per definire lo stato di salute di una popolazione e per rispondere alle esigenze di programmazione sanitaria di un Paese. Qui prendiamo in considerazione la differenza tra i decessi reali e quelli comunicati non più in termini assoluti, ma in percentuale. Il ministero della Salute indica il 30% dei posti disponibili come soglia critica, oltre la quale rallenta l’assistenza degli altri pazienti ricoverati, Il trend degli interventi per problemi respiratori e infettivi gestiti dalle Sale operative regionali (Soreu) dal 1 settembre 2019. Ci auguriamo che questo accada quanto prima, ovviamente con valori al ribasso, ma dobbiamo purtroppo rilevare che il numero dei nuovi casi a livello nazionale continua ad aumentare nella settimana mobile: nel periodo 10-16 novembre 245.527 contro 243.429 della settimana 9-15 novembre e 242.066 di quella 8-14 novembre. Guardando nel dettaglio le tabelle ISTAT sulla mortalità e le cause principali di decesso in Italia (gli ultimi dati aggiornati disponibili sono relativi al 2017, su un totale di morti pari a 650.614) scopriamo che il boom di decessi è legato a malattie del sistema circolatorio. Qualche segnale meritevole di approfondimento arriva anche dalla percentuale positivi/tamponi, che non esprime una fase calante ma una stabilizzazione su valori alti (16-17% di media) nonostante il continuo incremento dei test effettuati: 215.515 nel giorno medio (periodo 10-16 novembre) contro 202.684 del periodo 3-9 novembre. includes2013/SSI/notification/global.json, /includes2013/SSI/utility/ajax_ssi_loader.shtml, Copyright 2020 © RCS Mediagroup S.p.a. Tutti i diritti sono riservati |, comunicano i bollettini ufficiali con contagi e decessi. ISTAT: in Italia sempre più anziani e stranieri, in calo nascite e laureati. In Lombardia curva +2,60% (ieri +1,28%) con 38.283 tamponi (ieri 18.037) e 8.448 positivi; rapporto positivi/tamponi 22,06% (ieri 22,28%); 333.356 contagiati totali; ricoverati +250 (8.151); terapie intensive +39 (894); 202 decessi (19.668). Casi attualmente positivi, guariti, morti e casi totali dal primo rilevamento a oggi. Il confronto fa emergere un numero: quello delle vittime non contemplate dai bollettini Covid-19, ovvero la sottostima. Ma vi siete chiesti quante persone muoiono in Italia ogni anno (di influenza, infezioni, ma non solo) e quali sono le cause principali di morte? Allo stesso tempo è aumentato il divario tra nascite e decessi. Al contrario, rileva l’ISTAT, al Nord prosegue il trend di crescita (+1,4 per mille). Il Belgio è un caso a sé, addirittura quasi ignorato. Questo calo è dovuto anche a un aumento del divario tra nascite e decessi: per 647.000 morti totali in Italia nel 2019, ci sono stati 435.000 bambini nati vivi. Nuovi casi soprattutto in: Lombardia 8.448; Veneto 3.124; Campania 3.019; Piemonte 2.606; Lazio 2.538; Toscana 2.361; Emilia Romagna 2.219; Sicilia 1.698. Il periodo preso in considerazione tra un Paese e l’altro può variare di qualche giorno, in base all’aggiornamento che ciascuno fa, ma vengono sempre analizzati i dati dei decessi fotografati dagli Istituti di statistica nazionali tra marzo e aprile 2020 rispetto alla media degli ultimi quattro anni (2015-2019). **tot residenti: 60.589.445, Articolo originale pubblicato su Money.it qui: La selezione delle province consente il confronto fino a 10, Persone con tampone positivo da inizio epidemia. Visualizza qui i giorni festivi in Italia nel 2020. Numeri che fotografano con precisione l’attuale andamento del contagio: l’epidemia è ancora in una fase di crescita, per quanto molto rallentata rispetto alle settimane precedenti. Ecco di cosa si muore di più. Comprende chi è ancora malato, chi è guarito e chi è deceduto. Infatti se si confronta l’unico dato disponibile, ovvero la media dei decessi degli anni 2009-2018, si può vedere per esempio che dal 7 al 13 aprile il numero dei morti Covid-19 supera quello relativo a tutte le altre cause. I dati reali — ossia i morti in più rispetto agli anni scorsi — ci permettono anche di sapere qual è il Paese europeo davvero più colpito per milione di abitanti. E' morta il 1 marzo a soli 44 anni, Elisabetta Imelio, tra i fondatori, assieme a Gian Maria Accusani ed Eva Poles, del gruppo Prozac+. Poi Svizzera più 25%, Francia e Svezia più 20%. Anche il Regno Unito registra un più 36% (63.842 contro 46.877). L’unico dato disponibile a livello provinciale è quello dei contagi, Qui sotto è possibile vedere il trattamento sanitario cui sono sottoposti i contagiati per ogni regione: ricoverati, ricoverati gravi (in terapia intensiva) e isolamento domiciliare, Qui sotto è possibile vedere il trattamento sanitario cui sono sottoposti i contagiati per ogni regione. di Andrea Massardo, Nuovo DPCM a tema lockdown: ecco quando potrebbe arrivare, Queste Regioni sono diventate zona arancione da oggi, è ufficiale, Italia: mercato nero oltre il 10% del PIL, Zona rossa, arancione e gialla: nuova lista Regioni e misure (...), Quanto guadagna Roberto Speranza? Ogni venerdì sera. Una cosa accomuna queste due festività: la credenza di origini pagane che, durante tali giorni, le anime dei defunti facciano ritorno dall'al di là e si cibino degli alimenti … Lo riportano alcuni media locali del Friuli Venezia Giulia. Spaventano i dati sui morti in Italia dall’inizio dell’emergenza coronavirus: al momento della scrittura le vittime di Covid-19 nel nostro Paese sono poco più di 35.500.
2020 tutti i morti